19 Aprile 2024 - 10:41

I gamers italiani sono tra i più appassionati verso le cryptovalute

Cosa devono fare le aziende per rinforzare e attivare delle relazioni con i gamers interessati al mondo crypto? Nel suo report “Profiling dei gamers italiani appassionati dall’universo della crypto” l’OIES

04 Maggio 2022

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Cosa devono fare le aziende per rinforzare e attivare delle relazioni con i gamers interessati al mondo crypto? Nel suo report “Profiling dei gamers italiani appassionati dall’universo della crypto” l’OIES e il monitoring partner SOPRISM condividono la ricerca con dati preziosi per chiunque voglia cercare di intercettare questa fetta di popolazione.

Il Report condotto da SOPRISM per l’Osservatorio Italiano Esports dal titolo “Profiling dei gamers italiani appassionati all’universo crypto” si propone di fornire alle aziende la carta d’identità dei gamers che allo stesso modo si interessano anche dell’universo crypto e blockchain.

Qual è la carta d’identità del crypto-gamer? Quanti anni ha? Qual è il suo livello di istruzione? Quali sono le tematiche sociali che più gli stanno a cuore e soprattutto quali sono i suoi interessi e le sue passioni?

La ricerca di SOPRISM, condotta nel mese di marzo, vuole rispondere proprio a tutte queste domande, per definire al meglio questo target di popolazione e aiutare le aziende ad intercettare al meglio il profilo analizzato.

SOPRISM è la piattaforma di Digital Consumer Intelligence che si è posta come obiettivo quello di analizzare il target della popolazione italiana interessato al gaming e alle cryptovalute, confrontandolo poi con un pubblico di riferimento che riguarda tutta la popolazione del nostro paese attiva sui seguenti social network: Facebook, Instagram, Messenger.

Il primo dato che salta all’occhio è il gap di interesse verso temi crypto tra un gamer italiano e la popolazione generale: il 18,3 % dei gamers italiani è infatti interessato alla crypto contro il 5,2 % degli italiani. La differenza è sostanziale anche se si prende in considerazione tutto ciò che riguarda il digital wallet e la digital currency.

Il crypto-gamer italiano ha tra i 18 e 44 anni, ha un livello di istruzione medio-alto (non per forza frequenta l’università), è impegnato in una relazione e comunica sui social media soprattutto attraverso Instagram.

Per quanto riguarda l’ambito della politica e delle tematiche sociali c’è da segnalare che l’audience dei crypto-gamers tende ad essere molto meno sensibile nei confronti della politica rispetto alla popolazione italiana. Come era lecito attendersi è molto più attento a temi come la sicurezza online (crypto, online security) e mostra una sensibilità maggiore all’ecologia, allo sviluppo sostenibile e alla protezione degli animali.

Per ciò che concerne lifestyle e passioni il profilo ideale del crypto-gamer italiano tende ad essere più̀ sensibile all’universo culinario (energy drinks, fast food, alimentazione etica, cucinare) e alle bibite (vino e champagne, caffè e soft drinks). In ambito sportivo si mostra più interessato al calcio, agli sport automobilistici (soprattutto F1) e agli sport invernali.

Prendendo in esame l’aspetto di tecnologia e finanza un gamer interessato anche alla crypto tende ad essere molto più sensibile alle mobile app, all’ingegneria, all’innovazione, all’informatica, agli smartphones e ai softwares. L’altro dato interessante è che, nonostante sia molto sensibile all’universo del lusso (macchine esclusive, prodotti/vestiti di lusso) dispone di un basso potere d’acquisto.

In ultimo luogo il report condotto da SOPRISM ha analizzato anche l’affinità che i crypto-gamers hanno con i brand. Nella top 25 non sorprende vedere aziende come MasterCard, American Express, eToro, Netflix, RedBull, Spotify, Coca Cola così come molti brand che vengono dall’automotive come Toyota, BMW e Volkswagen.

Apple, Hp e Philips dominano questa speciale classifica in ambito tecnologico mentre Netflix, YouTube e Spotify quello delle piattaforme streaming. Adidas fa da padrone per ciò che concerne l’abbigliamento sportivo, Louis Vuitton e Ralph Lauren si prendono il primato nell’abbigliamento di lusso mentre Levi’s e Supreme spiccano tra i brand casual più affini ai crypto-gamers.

Tra i club di Serie A maggiormente graditi da questo pubblico figurano proprio tre club che nell’ultimo anno hanno stretto delle partnership strategiche con aziende crypto: Juventus, Inter e Milan.

“L’audience dei crypto lovers ci mostra delle sfaccettature ideologiche e d’interessi che permettono ai brand di accedere ad una fonte di conoscenza unica, per costruire un posizionamento pertinente o dei piani di comunicazione che consentano di approcciare questo target dei crypto lovers ancora non abbastanza conosciuto. La comprensione ed il posizionamento su questo campo fertile e promettente sarà cruciale e strategico per le organizzazioni desiderose di rinforzare la relazione con questo target. SOPRISM intende essere un partner di scelta per fornire tutti gli elementi necessari al processo decisionale riguardo l’attivazione delle audiences strategiche” spiega Alessandra Bochicchio, Insight Manager di SOPRISM.

“Il mondo della Blockchain sta rivoluzionando quello del gaming – commentano Luigi Caputo ed Enrico Gelfi, fondatori di OIES -. L’innovazione corre a una velocità impressionante. Non è un caso che un target giovane come quello del gaming sia interessato anche al trend delle crypto. Tra i due mondi ci sono molte più connessioni di ciò che si pensa. Diventa fondamentale per le aziende stare al passo. Ricerche come questa sono preziosissime per capire come sta evolvendo non solo il target dei gamer, ma la società in generale. L’Osservatorio Italiano Esports conferma il suo ruolo primario nella conoscenza di questo mercato, ampliando ancora di più il suo database di ricerche a disposizione delle aziende”.

Il report sui “Profiling dei gamers italiani appassionati all’universo crypto” si aggiunge a quelli già disponibili nel Centro Studi Nazionale Esports dell’OIES, l’unico database in Italia che raccoglie tutti i dati più importanti nell’industria esportiva. Un altro tassello, dunque, per riempire sempre di più con valore e conoscenza il monitoraggio che l’Osservatorio mette a disposizione delle aziende che sono interessate a entrare nel mondo del gaming e degli Esports.

 

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Fonte immagine: dig