Guinci (AGIC): “Serve un riordino che dia competitività e distingua con chiarezza il legale dall’illegale”
Nel corso dell’incontro “Mercato legale e gioco pubblico: il ruolo dell’industria” a Roma, Giuliano Guinci ha ricordato come il settore del gioco, nato dall’illegalità di 25 anni fa, sia oggi
24 Settembre 2025
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Nel corso dell’incontro “Mercato legale e gioco pubblico: il ruolo dell’industria” a Roma, Giuliano Guinci ha ricordato come il settore del gioco, nato dall’illegalità di 25 anni fa, sia oggi una vera industria che necessita però di nuove regole, strumenti di competitività e una comunicazione capace di educare i giovani a distinguere tra legale e illegale.
«Il settore del gioco ha una storia particolare: ricordiamo che 25 anni fa era completamente illegale. La grande opera di legalizzazione ha permesso di trasformarlo in una vera e propria industria, fatta di aziende, occupazione e lavoro. Nel frattempo il mondo è cambiato: siamo stati oggetto di un processo di profonda digitalizzazione che, insieme all’espansione del mercato, ha favorito anche la crescita dell’illegale. Questo è avvenuto in un periodo segnato da un forte stallo regolatorio.
Oggi, però, abbiamo l’opportunità di lavorare con il regolatore per definire norme efficaci. Servono azioni su più livelli e un approccio condiviso, basato su una solida conoscenza del settore, per restituire competitività alle aziende. La nostra ricerca indica proprio questo: è necessario rafforzare la competitività delle imprese, affrontare questioni cruciali come i rapporti con le banche, definire un nuovo sistema di regole per contrasto e repressione e, non da ultimo, ripensare il ruolo della comunicazione.
Comunicazione non significa solo pubblicità. Non si tratta di ridimensionare il decreto dignità, ma di riconoscere che è fondamentale comunicare per insegnare alle nuove generazioni cosa è legale e cosa no. Solo così si potrà portare a compimento il processo di riordino, favorendo lo sviluppo del settore e di tutte le industrie collegate al gaming».