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Guerreschi (SIIPaC): “Quali risultati sono stati ottenuti a Mantova con il contrasto al gioco? Pronti a dare il nostro apporto”

La “Società Italiana Intervento Patologie Compulsive”, presieduta dal prof. Cesare Guerreschi, psicologo e psicoterapeuta, tra i massimi esperti in Italia e nel mondo nel campo e nella cura della dipendenze

28 Gennaio 2016

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La “Società Italiana Intervento Patologie Compulsive”, presieduta dal prof. Cesare Guerreschi, psicologo e psicoterapeuta, tra i massimi esperti in Italia e nel mondo nel campo e nella cura della dipendenze patologie, tra cui quelle legate al gioco d’azzardo, sta conducendo un rilevamento pubblico per comprendere nelle principali località italiane le conseguenze sociali riscontrate in seguito ad interventi di divieto o restrittivi sul gioco d’azzardo lecito.

 

Essendo a conoscenza che il Comune di Mantova, sotto la guida della precedente Amministrazione, ha
stabilito una regolamentazione oraria molto severa, similmente a quanto fatto in altri comuni italiani in quel periodo, fissando il monte orario giornaliero massimo di apertura delle sale slot a 8 ore, di cui 3 la mattina e 5 il pomeriggio/sera, la SIIPaC è interessata a comprendere quali risultati siano stati ottenuti grazie a questa regolamentazione oraria decisa della precedente Giunta comunale e se l’attuale Giunta intenda pertanto proseguire sull’indirizzo della precedente.
La nostra esperienza maturata su tutto il territorio nazionale, ci può consentire con fermezza di dire, che
mai interventi politici proibizionisti o fortemente restrittivi, come questo, hanno portato risultati sociali positivi. Al contrario, molto spesso, spingono i giocatori patologici a dedicarsi al gioco d’azzardo irregolare o addirittura illegale. Privare i giocatori dell’offerta non li aiuta a curarsi da questa grave patologia, ma
piuttosto li spinge a ricercarla altrove, magari tra le offerte illecite controllate dalla criminalità organizzata. Proprio per questo in realtà come la Provincia autonoma di Bolzano, la città di Vincenza, oppure la regione Liguria dove vi sono stati interventi restrittivi simili o diversi, i giocatori patologici sono aumentati e
l’offerta di gioco legale è stata sostituita da quella illegale o irregolare, come quella rappresentata dalle classiche bische, oppure dai nuovi e tecnologici “totem”.

 

Gli unici mezzi efficaci messi in campo fino ad oggi da noi riscontrati e che segnano un intervento in ambito
sociale duraturo nel tempo, al contrario dei suddetti che spesso peggiorano le condizioni dei giocatori dipendenti compulsivi da gioco, sono sintetizzabili in tre parole: informazione, prevenzione e formazione.
Chiediamo pertanto all’attuale Amministrazione di esporci il suo punto di vista su quanto riscontrato nella città di Mantova circa la regolamentazione effettuata dai predecessori e ci rendiamo disponibili da subito a offrire il nostro contributo al dibattito.

 

PressGiochi