19 Aprile 2024 - 14:08

Grimoldi (Lega) denuncia: card per il reddito di cittadinanza usata nelle sale scommesse di Torino

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali deve verificare l’utilizzo improprio della carta per il reddito di cittadinanza nelle sale scommesse di Torino e, ove ciò trovasse conferma, procedere alla revoca della misura nei confronti del beneficiario.

24 Settembre 2020

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Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali deve verificare l’utilizzo improprio della carta per il reddito di cittadinanza nelle sale scommesse di Torino e, ove ciò trovasse conferma, procedere alla revoca della misura nei confronti del beneficiario.

La denuncia arriva dall’onorevole della Lega Paolo Grimoldi che ha presentato oggi una interrogazione parlamentare alla Camera rivolta al ministero per le politiche sociali.

“Il reddito di cittadinanza (RdC), introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, quale strumento di contrasto alla povertà, – si legge – doveva assumere nell’intento del legislatore la connotazione di sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale; molti, invece, sono stati – e continuano ad essere – i casi di cronaca che registrano una percezione indebita della predetta misura.

Il decreto attuativo 19 aprile 2019 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel dettare le modalità di utilizzo della Card per il reddito di cittadinanza, destinato ai consumi di primaria necessità, elenca espressamente all’articolo 2 le spese vietate (tra cui giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità), precisando l’inibizione, da parte del gestore del servizio, dell’uso della carta per il reddito di cittadinanza in esercizi prevalentemente o significativamente adibiti alla vendita dei beni e servizi vietati. Risulta, invero, – conclude Grimoldi – all’interrogante che molte sale scommesse di Torino, dotate di sistema Pos, accettino per il pagamento delle scommesse la tessera delle Poste italiane di colore giallo data in dotazione ai percettori del reddito di cittadinanza”.

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