23 Aprile 2024 - 08:03

Global Starnet: rinviata discussione del ricorso per revocazione

Il Consiglio di Stato ha rinviato ad altra data la discussione del ricorso per revocazione intentato da Global Starnet. Al centro della querelle c’è la sentenza con cui gli stessi

25 Luglio 2022

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Il Consiglio di Stato ha rinviato ad altra data la discussione del ricorso per revocazione intentato da Global Starnet. Al centro della querelle c’è la sentenza con cui gli stessi giudici di Palazzo Spada lo scorso autunno hanno legittimato la decadenza della concessione, la compagnia con il ricorso per revocazione chiede al Collegio di riesaminare quella decisione e di verificare che non ci siano stato degli errori nel ragionamento che ha determinato la decisione.

I giudici – dopo l’udienza che si è tenuta il 12 luglio – hanno appunto rinviato la discussione, ” per consentire alla Custodia Giudiziaria, ove lo ritenga e su indicazione del GIP, di valutare se intervenire nel giudizio di revocazione”. La compagnia, dopo essere stata coinvolta nell’inchiesta Rouge et Noir, è stata sottoposta a amministrazione giudiziaria. Gli amministratori hanno il compito di gestire gli asset e di conservarne il valore fino alla fine del procedimento penale. Nel caso di condanna la compagnia verrà confiscata dallo Stato, nel caso si assoluzione dovrà essere restituita ai proprietari. Quando ADM ha annunciato che la Global Starnet non avrebbe beneficiato della proroga della concessione – al contrario delle altre compagnie – e che avrebbe cessato le attività alla fine del 2022, gli amministratori hanno risposto che avrebbero impugnato il provvedimento.

Il Consiglio di Stato – sempre nell’ordinanza in cui dispone il rinvio – spiega anche che questa decisione “non pregiudica gli interessi dell’Agenzia delle Dogane attesa la definitività della sentenza oggetto di revocazione”. La data della nuova udienza verrà fissata in seguito.

La Global Starnet inoltre ha impugnato la sentenza di ottobre anche di fronte alla Cassazione, in questo caso sostenendo che sia viziata da eccesso di potere giurisdizionale. Questo eccesso peraltro avrebbe violato anche le norme della CEDU, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

 

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