19 Aprile 2024 - 07:22

Gioco online: scelta tra equilibrio e rischio di dipendenza

Quando si parla di gioco online, o comunque di gioco in generale, non ci si può discostare dal “libero arbitrio”: la libertà di ognuno di scegliere cosa fare, dove farlo

04 Maggio 2017

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Quando si parla di gioco online, o comunque di gioco in generale, non ci si può discostare dal “libero arbitrio”: la libertà di ognuno di scegliere cosa fare, dove farlo e con cosa farlo.

 

In più, quando si parla di online, ci si deve “attenzionare”, leggendo una guida casino affidabile, a tutto ciò che “nasconde” il web, ma questo a parte le insidie del gioco, anche per altri argomenti che riguardano soprattutto i giovanissimi. Ma per ritornare al gioco online, ed alla sua protezione, si deve mettere sul piatto la vincita in danaro, l’interesse che riveste (sia per quello terrestre che online) e le problematiche che il suo abuso può far discendere.
Certamente, è un dibattito antico che si riveste anche di uno sfondo moralistico e culturale e non solo, quindi, di quello “sanitario”, seppur importante, che sta monopolizzando le disquisizioni sul gioco in questi ultimi tempi. Si tratta, in ogni caso, di comprendere se con la regolamentazione statale sia possibile trovare quel “famigerato” equilibrio tra la libertà di scelta ed i rischi di dipendenza, questo sempre rispettando, come si diceva poc’anzi, il libero arbitrio.

Libertà di scelta che, sopratutto ultimamente, viene assai limitata dagli ormai famosi distanziometri che impediscono uno scorrevole utilizzo del gioco terrestre: bisognerà capire se, ora od in futuro, queste limitazioni che continuano a crescere e prosperare, non procurino lo spostamento del gioco fisico verso quello online che rende assolutamente inutile pensare alle distanze ed ai limiti. Bisognerà anche comprendere quali siano le tipologie di gioco preferite da coloro che si spostano dal gioco terrestre.

 

Quello che bisogna tenere presente, ed assolutamente “in prima linea”, è che il futuro dei mercati già regolamentati passa per la responsabilità sociale e, quindi, dalla cultura del gioco, punto su cui si stanno polarizzando anche gli sforzi, ad esempio, della Gambling Commission nel Regno Unito.

 

Questo obiettivo è importantissimo e si può raggiungere con la tecnologia attuale, spostando solo le risorse disponibili per il marketing. Sempre in UK l’antitrust ha aperto una inchiesta rilevante sulla trasparenza e sulla correttezza che ha preso in esame sopratutto le clausole dei contratti tra utenti ed operatori, oltre alla pubblicità e la visibilità delle offerte. Un mercato ben regolamentato non lascia spazio ad interpretazioni “troppe soggettive” e crea un ambiente che avvantaggia tutti i partecipanti: autorità, giocatori, operatori e fornitori.
Per ritornare al “nostro” mercato dei siti di casino, bisogna dire che i punti di forza del nostro sistema sono innanzitutto l’età dei giocatori sino alla possibilità di tracciare le varie operazioni e non bisogna anche dimenticare che il nostro sistema è ritenuto un “modello” a livello europeo: infatti nell’Unione Europea il gioco online italiano riveste un ruolo di primo piano, come se fossimo dei pionieri! E la realtà, ed il suo risultato, è che oggi l’italico mercato permette ai giocatori di avere un prodotto estremamente tutelato e, sopratutto, concorrenziale.

 

Si può dire che l’ultimo tassello di questo “mosaico”, rappresentato dal mercato italiano, sia di bypassare qualche ostacolo ancora esistente sul piano dell’armonizzazione a livello di Unione Europea: però, con la circolazione delle idee, con gli esperti che mettono a disposizione la propria esperienza e le raccomandazioni a livello comunitario, si potrebbe arrivare persino ad un “processo di armonizzazione quasi spontaneo”.

Questa è la speranza per il gioco in generale, ma sopratutto per quello online.

PressGiochi