16 Luglio 2025 - 04:42

Lombardia. Avv. Cardia (Acadi): “Servono prevenzione, investimenti e dati sanitari reali sul gioco per evitare misure inefficaci”

“È vero che la legge regionale della lombardia prende atto di un problema reale, ma per noi è sufficiente anche un solo caso di dipendenza affinché il legislatore intervenga. Non

03 Giugno 2025

“È vero che la legge regionale della lombardia prende atto di un problema reale, ma per noi è sufficiente anche un solo caso di dipendenza affinché il legislatore intervenga. Non importa se i casi sono tanti o pochi: basta una persona in difficoltà per agire. Tuttavia, le misure adottate – distanziometri e limiti orari – hanno colpito solo due delle 33 tipologie di gioco pubblico, producendo uno spostamento del problema, più che una sua risoluzione. I dati lo dimostrano chiaramente: a fronte di una riduzione del gioco tramite apparecchi di 2 miliardi rispetto al 2015, si è registrato un aumento di oltre 4 miliardi per le altre forme di gioco, in particolare l’online. In Lombardia, il gioco online è cresciuto del 380%, mentre quello tramite apparecchi è diminuito di oltre 140 milioni.

Misure parziali, come le distanze dai luoghi sensibili o le fasce orarie limitate solo agli apparecchi, non sono sufficienti e non dissuadono realmente il giocatore patologico. È ora di superare questo approccio sterile e investire in vere politiche attive di prevenzione sul territorio: formazione degli operatori, messaggi educativi nelle scuole, strumenti come il registro di autoesclusione e tecnologie innovative che aiutino a intercettare situazioni a rischio.

Ma per fare tutto questo servono risorse. Le gare per le concessioni devono essere sbloccate rimuovendo distanziometi e orari espulsivi: senza nuove concessioni, non ci sono investimenti innovativi. Occorre uscire dallo stallo e lavorare con serietà al tavolo tecnico. Chiediamo inoltre un osservatorio indipendente che valuti non solo cosa si può fare, ma anche ciò che è stato fatto finora, con la partecipazione delle rappresentanze degli operatori e degli utenti, per costruire insieme un sistema più efficace e sostenibile.

Desidero infine sollevare la questione secondo cui, per valutare con precisione l’entità del problema in esame, è necessario che gli studi sanitari relativi alle persone prese in carico evidenzino chiaramente anche l’eventuale comorbidità con altre forme di dipendenza, così come – nell’ambito del disturbo da gioco d’azzardo – quali siano le specifiche tipologie di gioco, territoriali o online, che hanno causato la dipendenza riscontrata. Altrimenti si continua a colpire l’obiettivo sbagliato con strumenti sbagliati. I dati sanitari regionali attualmente disponibili, infatti, non sembrano fornire direttamente queste informazioni, che sarebbero invece fondamentali per valutare l’efficacia delle misure adottate”.

È quanto ha affermato l’Avv. Geronimo Cardia, Presidente dell’Associazione Concessionari di Giochi pubblici (Confcommercio), in occasione dell’Audizione congiunta delle Commissioni IV e IX del Consiglio regionale della Lombardia, svoltasi il 29 maggio 2025.

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