17 Luglio 2025 - 04:52

Gioco d’azzardo, Lombardia pronta a guidare l’attuazione della riforma nazionale e a valorizzare il gettito sul territorio

Fallisce il marchio NOSLOT, con soli 38 esercenti su migliaia che lo hanno adottato

26 Giugno 2025

La Commissione congiunta Attività produttive e Sostenibilità sociale del Consiglio regionale della Lombardia, riunitasi oggi 26 giugno, ha preso atto della Relazione sullo stato d’attuazione delle Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico, esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto e per le osservazioni prodotte nel corso del dibattito.
Dal documento emerge in modo chiaro un deficit nell’ambito della formazione degli esercenti, ancora troppo poco diffusa, e la necessità di estendere percorsi formativi anche ad altre figure strategiche come insegnanti e datori di lavoro. Un’altra criticità sottolineata riguarda la polizia locale, che in molti comuni risulta carente sia sotto il profilo numerico sia per l’assenza di specifiche competenze in materia.
Particolare attenzione è stata posta anche alla complessità della normativa vigente, ritenuta non sempre coerente tra livello nazionale e regionale. Una semplificazione del quadro normativo e un maggiore allineamento tra i due livelli vengono indicati come elementi fondamentali per rendere più efficaci le attività di contrasto al gioco patologico. Un’ulteriore area di preoccupazione riguarda il fenomeno delle ricariche per il gioco online, indicato come terreno potenziale per operazioni di riciclaggio e bisognoso di maggiori controlli e normative aggiornate.

Monti: “Rilanciare il marchio No Slot e valorizzare i centri di ascolto”

Nel suo intervento, Emanuele Monti, presidente della Commissione Sostenibilità sociale, ha proposto alcuni spunti per rilanciare le politiche regionali sul contrasto al gioco patologico, partendo dalla valorizzazione dei centri di ascolto, già attivi su altre dipendenze come l’alcolismo. Monti ha suggerito di estenderne la presenza anche grazie al contributo del terzo settore, riconoscendone il potenziale valore aggiunto.
Ha poi affrontato il tema del marchio “No Slot”, ideato per premiare gli esercenti virtuosi. In Lombardia, ha ricordato, sono solo 38 esercenti su migliaia ad aver aderito all’iniziativa. “Non dico di abolirlo – ha sottolineato – ma di rilanciarlo. Serve una nuova strategia, a partire dalla formazione degli esercenti, per far sì che questa etichetta torni ad avere un impatto concreto”.
Monti ha inoltre ricordato come la legge regionale sia nata in un’epoca in cui il gioco era ancora prevalentemente fisico. Oggi, invece, la situazione è cambiata radicalmente: gli esercenti con offerta di gioco sono scesi dal 28% al 18%, mentre il volume complessivo di gioco è aumentato a causa della crescita del canale online. Da qui, secondo Monti, la necessità di rivedere anche gli orari di apertura degli esercizi, seppur con cautela, e di aggiornare complessivamente la legge a dieci anni dalla sua entrata in vigore.
Guardando al futuro, Monti ha auspicato che la Lombardia possa candidarsi a essere la prima regione ad attuare la normativa nazionale derivante dalla Delega fiscale una volta che sarà definita, anche contribuendo attivamente ai lavori della Conferenza Stato-Regioni.
Infine, ha sollevato la questione del gettito erariale derivante dal gioco: “Se parte delle entrate rimanesse alle Regioni, si potrebbero impiegare meglio le risorse sul territorio, a favore di interventi mirati ed efficaci”.
Non essendoci divergenze né richieste di ulteriori interventi, le Commissioni hanno preso atto della Relazione, integrata dalle osservazioni discusse nel corso della seduta.

 

PressGiochi