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ICE2017. Giochi nel Regno Unito: l’impatto dello sviluppo tecnologico sul quadro regolatorio

Dalla nostra inviata a Londra – Come ci ha confermato questa mattina il responsabile ICE ai giochi per Clarion Events, Kate Chambers, la tecnologia negli ultimi anni è stata determinante

07 Febbraio 2017

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Dalla nostra inviata a Londra – Come ci ha confermato questa mattina il responsabile ICE ai giochi per Clarion Events, Kate Chambers, la tecnologia negli ultimi anni è stata determinante nel plasmare il mercato e il business degli operatori del gaming sia terrestre che online. A dominare è l’offerta multi-channel che ha portato i vari comparti del gioco a mescolarsi e le imprese a diversificare i propri prodotti.

Ma quanto influisce lo sviluppo tecnologico nell’evoluzione del quadro normativo, specie nella patria del gaming e del batting, il Regno Unito?

 

A rispondere a questa domanda, Nick Tofiluk, direttore esecutivo della britannica Gambling Commission, l’autorità di regolamentazione e controllo istituita in occasione del Gambling Act del 2005 che incorpora a sé anche le responsabilità della National Lottery Commission. Negli ultimi 11 anni la Commissione ha guardato con molta attenzione ai cambiamenti che hanno riguardato il mercato, gli sviluppo tecnologici e le trasformazioni che hanno influito sia sullo sport che sul gioco d’azzardo.

 

Una trasformazione tecnologica che ha portato con sé anche tante sfide e opportunità per il settore delle scommesse e per come il mercato è regolamentato.

Gli sviluppi tecnologici hanno attirato i riflettore del regolatore sugli e-Sport che negli ultimi anni hanno visto crescere la loro popolarità. Anche l’uso delle valute virtuali, che hanno calamitato l’attenzione del gioco online per un certo periodo di tempo fino allo scambio o vendita di elementi di gioco, è stato elemento di discussione per i tecnici della Gambling Commission, oltre all’uso da parte di milioni di utenti dei social games, accessibili da internet e tramite social, che rappresentano un mercato che continua a crescere.

 

Sono state nel 2016, proprio queste tre aree ad attirare le preoccupazioni del Legislatore per alcune problematiche che presentavano in termini di protezione del consumatore e che hanno condotto ad una riflessione sul confine esistente tra giochi social e d’azzardo; sui rischi dell’uso delle valute virtuali nel gioco non regolamentato e sull’accesso dei minori a questo tipo di offerta; alle preoccupazioni legate al mondo delle scommesse, all’offerta di eSports e alla possibilità del giocatore di puntare su se stesso.

 

 

“Siamo consapevoli della necessità di adattare le disposizioni di legge esistenti a queste innovazioni e dell’importanza di assistere le aziende a evitare di fornire servizi di gioco non regolamentato” ha detto Nick Tofiluk, direttore esecutivo della GC.

“Questo è stato il nostro punto di partenza nel documento di lavoro pubblicato questa estate all’interno del quale ci siamo occupati di tutela del consumatore e regolamentazione. Abbiamo sollevato una serie di questioni specifiche relativamente agli eSports e sui rischi che possono correre gli operatori che offrono scommesse su questi mercati. Attualmente gli operatori autorizzati in Gran Bretagna offrono una gamma limitata  anche se sono in aumento con le scommesse in-play.

Anche se ci sono alcuni particolari rischi a causa della natura digitale del prodotto, l’età del pubblico e la diversità del mercato, a nostro avviso, la regolamentazione delle scommesse sugli eSports non è diversa da quella legata agli altri eventi su cui è possibile piazzare una scommessa. Anche l’emergere di siti web che offrono e-sport  permettendo ai giocatori di giocare uno contro l’altro ci preoccupa.

 

Infine, stiamo anche valutando se il gioco degli eSport può essere considerato gioco d’azzardo in sé, se si gioca per una vincita in premio e se è determinato dall’alea. Infatti molti di questi giochi contengono  elementi di pura fortuna essendo determinati da generatori di numeri casuali. Anche se il risultato finale è determinato dall’abilità del giocatore, molti eSport sembrano rientrare nella definizione di gioco d’azzardo. Solo la comprensione di questi mercati emergenti – ha concluso Tofiluk  – ci permetterà di adottare il modello regolatorio più efficace e proporzionato. La consultazione avviata è stata chiusa a settembre e prevediamo di fornire una posizione formale della Commissione ad inizio 2017”.

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