25 Aprile 2024 - 23:27

Giocare da grandi. Grassi (SWG): “Necessario ricostruire un’immagine del gioco che tratti i giocatori da persone adulte”

Si tiene oggi a Roma il nuovo appuntamento dell’Osservatorio sul gioco pubblico istituito da SWG e IGT Lottery nell’ambito dell’evento “Giocare da grandi. Le rilevazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico 2020-2022”

05 Luglio 2022

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Si tiene oggi a Roma il nuovo appuntamento dell’Osservatorio sul gioco pubblico istituito da SWG e IGT Lottery nell’ambito dell’evento “Giocare da grandi. Le rilevazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico 2020-2022” promosso da Formiche.

Per l’occasione sono stati presentati i nuovi risultati dello studio realizzato con l’obiettivo di attivare un monitoraggio costante sulle circostanze che animano il settore, e che giunge oggi alla sua quarta edizione.

Un’analisi che rappresenta un presidio utile ad indagare le caratteristiche dei giocatori, con l’obiettivo di prevenire i comportamenti problematici e favorire un gioco più responsabile e sostenibile. Dal 2020, infatti, l’analisi qualitativa ha coinvolto un campione composto di 3mila cittadini l’anno e, a questo proposito, saranno esibite nel corso della manifestazione le rilevazioni raccolte fino al 2022, ponendo al centro del dibattito le tendenze più significative.

L’evento “Giocare da grandi. Le rilevazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico 2020-2022”, è moderato da Giorgio Rutelli, Direttore di Formiche.net, è stato aperto dalla presentazione della ricerca di Riccardo Grassi, Direttore di ricerca SWG.

“Nel primo anno del nostro Osservatorio – ha detto Grassi – abbiamo attenzionato il concetto di gioco che nella nostra società comporta molte ambivalenze: c’è il gioco considerato positivo dei bambini, ma man mano che si cresce il concetto si trasforma avvicinandosi a una trasformazione semantica che si avvicina al concetto anche di pericolo.

Nel 71% dei casi, le persone credono che chi gioca spreca denaro. I giocatori dalla loro, vedono il gioco con una prospettiva diversa e un terzo di loro lo vede come un modo di divertirsi. Voglio sottolineare come nella lettura che gli italiani danno del mondo dei giochi prevale una visione in cui il gioco è responsabilità. Il gioco è una scelta e una scelta di responsabilità individuale.

In tutto questo, il ruolo dello Stato è estremamente complesso vista l’ambivalenza esistente in questo mondo.  La richiesta è quella di arrivare ad una trasformazione di questa attività per renderla la più sicura possibile. I giocatori percepiscono un mondo che sta cambiando velocemente grazie al digitale. Si chiede un aiuto a giocare legale, in maniera garantita, e a ricostruire un’immagine del gioco e del giocatore che tratti i giocatori da persone adulte”.

 

Presenti il direttore Ufficio giochi di ADM Stefano Saracchi e Alberto Giorgetti, Institutional Relations Senior Director di IGT in Italia.

Infine, non è mancato un momento di confronto con la partecipazione del Senatore Andrea de Bertoldi, Segretario 6a Commissione Finanze e Tesoro; dell’Onorevole Benedetta Fiorini, Segretario X Commissione Turismo;  dell’Onorevole Roberto Novelli, componente della XII Commissione Affari Sociali; dell’Onorevole Tullio Patassini, componente della V Commissione Bilancio, Tesoro, Programmazione.

“Le regioni hanno regolamentato il settore in maniera diversa. Penso alla regione Lazio che se non interverrà a modificare la legge, nei prossimi mesi vedrà il settore legale messo in grave rischio. Il proibizionismo è uno strumento dannoso. Dobbiamo trovare una linea univoca sulla quale lavorare tutti insieme. Un riordino ci vuole e dobbiamo essere pragmatici per tutelare la legalità delle società che esistono” ha dichiarato l’on Fiorini.

“Una persona deve essere libera di giocare. Servirebbe un ‘gioco pride’. Negli ultimi anni bastava parlar male del gioco per essere politically correct. Basta ragionare per capire quanto l’illegalità ha a cuore la lotta alle ludopatie. Questo atteggiamento politico ha portato l’effetto contrario. Uno dei passaggi fondamentali che andranno fatti è a livello locale. Non credo che questa legislatura vedrà la riforma del settore. Sarà il prossimo parlamento ad occuparsi della riforma del sistema. Dovrà esserci una base di uniformità normativa. Dobbiamo valutare una riforma che punti all’intrattenimento o il contrario? Questo è un primo bivio da valutare ” ha dichiarato Andrea De Bertoldi.

 

“La necessità di lavorare sugli aspetti dei servizi di prevenzione che sul territorio nazionale sono disomogenei, intervengono con differente efficacia e non sono in grado di intercettare molti dei giocatori patologici. Questo – ha dichiarato l’on. Roberto Novelli –  è un aspetto che fa parte di un ragionamento che va inserito nell’ambito di regolamentazione del gioco legale che è autorizzato dallo Stato tramite i concessionari. Per questo sarebbe importante che ci fosse una migliore capacità dei servizi del territorio di fare indagini sui giocatori. Questo è un aspetto che dovrebbe essere collegato ad una educazione e all’informazione del gioco stesso.

Altro aspetto legato al tema è la disorganizzazione ed incapacità a legiferare in maniera omogenea, tanto che la riforma della Regione Lazio mette in bilico oltre 7mila lavoratori. Si deve lavorare sulla questione del distanziometro, in Liguria è stato difficile porsi su questo tema visto che la maggioranza dei gruppi voleva applicarlo in maniera retroattiva. Bisogna sempre trovare un equilibrio nelle cose. Si deve lavorare sulla legge nazionale di riforma”.

 

PressGiochi