19 Aprile 2024 - 19:34

Giannini (Capo Polizia): “Famiglie mafiose interessate alle attività di gaming a Malta”

“Le evidenze investigative dimostrano come Cosa nostra sia particolarmente attiva nella gestione di scommesse e giochi illegali, anche online e – come messo in luce da un’indagine del novembre del

22 Luglio 2021

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“Le evidenze investigative dimostrano come Cosa nostra sia particolarmente attiva nella gestione di scommesse e giochi illegali, anche online e – come messo in luce da un’indagine del novembre del 2020 – nelle scommesse clandestine, anche con l’organizzazione di gare e di varie iniziative come gare ippiche clandestine. E` in questa dinamica che le famiglie mafiose rivolgono particolare attenzione ai propri insediamenti a Malta, sede di societa` di gestione del gaming, dove tra l’altro in passato si e` avuta la cattura di diversi esponenti di spiccata caratura criminale”.

Queste le parole del prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza durante l’audizione dello scorso 29 aprile presso la Commissione Antimafia – resoconto pubblicato oggi dal Parlamento – durante la quale aveva ripercorso le attività della Polizia durante la fase di emergenza covid evidenziando la diffusione delle varie organizzazioni criminali attive anche nel settore del gioco d’azzardo.

“Questa per me – ha dichiarato Giannini – e` un’occasione per rassegnare alla vostra attenzione uno spaccato delle dinamiche che caratterizzano il crimine organizzato in questa fase storica molto particolare, segnata dalla crisi generata dalla diffusione del Covid-19.

In questa sede vorrei pero` soffermarmi particolarmente sul dato delle ramificazioni negli altri Paesi. L’analisi delle evidenze acquisite conferma le presenze storiche delle ‘ndrine in Australia, Germania e Canada. Due operazioni hanno trovato ulteriori conferme nelle indagini condotte, in parallelo, dalla polizia canadese, culminate nell’arresto, avvenuto nel luglio dell’anno scorso, di dieci soggetti accusati di riciclaggio, usura e gioco d’azzardo, tra i quali c’e` anche un elemento di spicco della ‘ndrangheta di Siderno”.

Sul fronte della mafia calabrese il prefetto denuncia: “Gli stupefacenti non sono naturalmente l’unico centro di interesse della mafia calabrese. Infatti le ’ndrine continuano ad essere protagoniste di altre attivita` illegali. I settori di elezione sono le estorsioni, il contrabbando delle armi, il traffico di rifiuti e la gestione del gioco illegale, nonche´ le ingerenze nel sistema degli appalti pubblici e dei finanziamenti erogati anche dall’Unione europea.”

“Nel casertano, permane radicata la presenza dei Casalesi che operano anche attraverso gruppi satellite, tramite i quali viene mantenuta la gestione delle estorsioni, dell’usura, del traffico della droga, del gioco d’azzardo e delle scommesse”.

In Puglia “Le attivita` investigative documentano ormai come la criminalita` pugliese, senza rinunciare ai traffici tradizionali (droga, estorsioni, rapine e contrabbando), stia cercando di allargare la sfera dei propri interessi, ingerendosi nella gestione delle scommesse illegali e anche in settori dell’economia legale. Sono indicative di questa evoluzione le risultanze dell’operazione “Gaming machine” del 9 gennaio 2020, grazie alla quale e` stato possibile disarticolare un sodalizio che, con l’aiuto di clan storici della criminalita` barese, aveva assunto il controllo della distribuzione delle apparecchiature da gioco tra gli esercizi commerciali di quella Provincia, secondo una condivisa spartizione del territorio”

Sul fronte delle organizzazioni criminali estere, Giannini ricorda: “Anche per le organizzazioni criminali cinesi il reimpiego della ricchezza illecita costituisce una delle principali direttrici d’azione. Le acquisizioni investigative hanno dimostrato come gli interessi mostrati dalle triadi per la gestione delle diverse forme del gioco d’azzardo trovino una spiegazione nel disegno di utilizzare questo canale ai fini del riciclaggio. Su questo versante, gli organi del law enforcement sviluppano un’azione di monitoraggio e grazie ad essa e` stato possibile rilevare la diminuzione delle rimesse di denaro verso l’estero da parte degli appartenenti alla comunita` cinese. Cio` potrebbe essere indicativo del fatto che i gruppi delinquenziali facciano piu` frequentemente ricorso a canali informali di trasferimento del denaro o a mezzi ancor piu` tradizionali, come quello fisico del trasportatore di valuta”.

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