20 Aprile 2024 - 03:05

Gambling e Covid-19. Guerreschi (Siipac): “Nei giocatori problematici il lockdown ha aumentato depressione, ansia e stress”

Per combattere la diffusione del COVID-19, il governo italiano, in maniera simile agli altri governi degli Stati europei, ha implementato una serie di misure di “lockdown”. Il lockdown ha necessariamente

12 Agosto 2021

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Per combattere la diffusione del COVID-19, il governo italiano, in maniera simile agli altri governi degli Stati europei, ha implementato una serie di misure di “lockdown”. Il lockdown ha necessariamente cambiato le abitudini di gioco dei giocatori compulsivi, e l’impatto di queste misure sulla salute mentale degli stessi è sconosciuto.

Molti risultati di ricerche svolte sul campo, – afferma il prof. Cesare Guerreschi, Presidente della S.I.I.Pa.C (Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive) – indicano che la depressione, lo stress e l’ansia sono aumentati in tutte le persone che prima della pandemia erano affette da gioco d’azzardo patologico. L’isolamento ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale di queste persone; mentre lo stress, da depressione e l’ansia rimangono più alti nei potenziali giocatori problematici, lo stato di giocatore prima dell’isolamento non ha influenzato i cambiamenti nella percezione del proprio malessere personale.

La pandemia globale di COVID-19 ha avuto infatti un impatto significativo sulla vita delle persone in tutto il mondo ma in Italia, nello specifico, le misure governative attuate per fermare la diffusione del virus hanno portato gran parte della società ad essere in “isolamento” dalla fine di marzo, con misure che sono state allentate solo alla fine di giugno e all’inizio di luglio dello scorso anno.

L’isolamento ha avuto un impatto sugli individui, sulle famiglie e sulla società in generale da diversi punti di vista; è interessante notare che alcuni di questi impatti possono aver portato a cambiamenti nei comportamenti di dipendenza a causa della ridotta accessibilità alle sostanze, dell’astinenza, dell’aumento del desiderio, della rimozione dei rinforzi positivi e del ridotto accesso al supporto medico o psicologico. I giocatori d’azzardo erano potenzialmente a maggior rischio di danni legati al gioco, poiché l’isolamento potenzialmente esacerbava i fattori di rischio stabiliti per il gioco d’azzardo disordinato, compreso l’isolamento sociale, la mancanza di supporto sociale, la noia, e l’insicurezza finanziaria. Inoltre, la depressione, lo stress e i disturbi d’ansia sono comuni nei giocatori d’azzardo; livelli elevati di depressione e ansia sono frequentemente osservati nei giocatori d’azzardo disordinati in cerca di trattamento.

Una meta-analisi e una revisione sistematica dei disturbi mentali co-morbidi nei giocatori d’azzardo in cerca di trattamento ha identificato 36 studi, e ha riportato che il 23,1% dei giocatori d’azzardo ha presentato un disturbo dell’umore, il 17,6% un disturbo d’ansia, e il 29,9% un disturbo depressivo maggiore.

Ulteriori studi hanno trovato che la gravità dei problemi di gioco era significativamente associata alla gravità dei sintomi depressivi. Tra coloro che giocano d’azzardo, nei giocatori problematici si riscontrano punteggi più alti di depressione e ansia rispetto ai giocatori non problematici. Inoltre, mentre la co-morbidità tra gioco d’azzardo, depressione e ansia è ben dimostrata, l’importanza che assume la dimensione affettiva è meno chiara. La depressione può precedere il gioco d’azzardo: il gioco viene in questi casi usato come mezzo per sfuggire o alleviare le emozioni negative.

Tuttavia, in alcuni casi, può anche essere vero il contrario: il gioco d’azzardo può portare a difficoltà finanziarie e sociali, che a loro volta portano alla depressione. In questo caso è molto probabile che si inneschi un circolo vizioso.

Allo stesso modo, lo stress è stato identificato come un fattore di rischio per il gioco d’azzardo e, a sua volta, una sua possibile conseguenza.

All’interno del quadro presentato, che può apparire molto complesso, questo articolo cerca di fare chiarezza sull’influenza dell’isolamento sociale imposto dal governo in risposta alla pandemia COVID-19 in particolare per quanto riguarda depressione, lo stress e l’ansia nei giocatori d’azzardo patologici. In generale, si può affermare che i livelli di depressione, ansia e stress sono aumentati nell’isolamento, e che coloro che sono stati classificati come potenziali giocatori problematici hanno riportato, in linea di massima, livelli più elevati di depressione, stress e ansia.

Depressione – I livelli di depressione riportati sono aumentati significativamente, valutando il periodo precedente e successivo all’isolamento. All’interno dei gruppi di giocatori, le persone che vengono considerate NonGambler (NG) come anche quelle che vengono definite Non-Problem Gambler (NPG) hanno riportato un aumento significativo della depressione che però era ancora gestibile in autonomia; le persone che invece vengono definite Potential Problem Gambler (PPG) hanno riportato un aumento che era talmente significativo da dover considerare la possibilità di doversi rivolgere a dei professionisti per affrontare la situazione.

Ansia – La dimensione dell’ansia è aumentata significativamente tra il periodo precedente e conseguente all’isolamento. Quando si esamina tra i gruppi di giocatori, tutti i gruppi hanno riportato aumenti di ansia, tuttavia solo il gruppo NPG Non-Problem Gambler ha riportato un aumento significativo. Come per i punteggi di depressione, il gruppo PPG Potential Problem Gambler ha riportato punteggi di ansia più alti sia al basale (pre-lockdown), che durante il lockdown rispetto agli altri gruppi, sostenendo la ricerca precedente che indica livelli più elevati di ansia nei giocatori. Tuttavia, anche se il gruppo di persone considerate PPG Potential Problem Gambler ha riportato livelli più elevati di ansia sia prima che durante il blocco, e il gruppo NPG NonProblem Gambler ha riportato l’unico aumento significativo, l’entità del cambiamento in ansia non differiva tra i gruppi di giocatori.

Stress – La nostra analisi indica che per tutti i tipi di giocatori presi in considerazione, lo stress molto tra prima del lockdown e il periodo che gli è stato successivo. All’interno dei gruppi di giocatori, tutti i gruppi hanno riportato un aumento dei livelli di stress, tuttavia solo gli aumenti nel gruppo NG Non-Gambler e NPG NonProblem Gambler hanno raggiunto la significatività. Anche se l’unico gruppo che non ha dimostrato un aumento significativo dello stress, il gruppo PPG Potential-Problem Gambler ha comunque riportato punteggi di stress più alti rispetto al gruppo NG Non-Gambler sia prima che durante il lockdown.

 

PressGiochi