Un nuovo rapporto commissionato da GambleAware, ente di beneficenza impegnato nella riduzione dei danni correlati al gioco d’azzardo, ha evidenziato che l’approccio del Regno Unito alla regolamentazione della pubblicità è
Un nuovo rapporto commissionato da GambleAware, ente di beneficenza impegnato nella riduzione dei danni correlati al gioco d’azzardo, ha evidenziato che l’approccio del Regno Unito alla regolamentazione della pubblicità è troppo indulgente, rispetto paesi come Italia, Spagna, Germania, Paesi Bassi e Belgio, dove controlli più severi sono diventati la norma in risposta alle preoccupazioni per la salute pubblica.
I dati pubblicati prima del rapporto indicano un preoccupante aumento dei problemi di gioco d’azzardo nei giovani in tutto il Regno Unito, fenomeno che si ritiene alimentato anche dal quadro normativo permissivo introdotto dal governo laburista di Tony Blair nel 2007, che ha consentito la diffusione di pubblicità sul gioco d’azzardo senza molte restrizioni.
Nemmeno il libro bianco del governo del Regno Unito del 2023 ha dato risposte adeguate, anzi, ha lasciato in sospeso la questione della pubblicità, con la motivazione che non vi erano prove sufficienti per giustificare norme più severe.
GambleAware – anche sulla scorta del dato che due terzi dei britannici ritengono che la pubblicità sul gioco d’azzardo sia troppo diffusa, chiedendo maggiori restrizioni anche sui social media (74%) e sulla TV (72%) – insiste per ottenere restrizioni quali il divieto di pubblicità prima delle 21:00, nonché disposizioni più severe sui contenuti online e il divieto di sponsorizzazioni legate allo sport. Inoltre, sta inoltre sollecitando l’obbligo di avvertenze sanitarie “stile fumo” nelle pubblicità sul gioco per aumentare la consapevolezza dei potenziali danni.
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