26 Aprile 2025 - 04:17

Friuli Venezia Giulia: il PD presenta interrogazione sul contrasto al gioco patologico

I consiglieri regionali del Partito Democratico della regione Friuli Venezia Giulia Manuela Celotti e Massimiliano Pozzo hanno presentato un’interrogazione a risposta orale denominata “Impatto delle modifiche normative nazionali sulle progettualità

14 Marzo 2025

I consiglieri regionali del Partito Democratico della regione Friuli Venezia Giulia Manuela Celotti e Massimiliano Pozzo hanno presentato un’interrogazione a risposta orale denominata “Impatto delle modifiche normative nazionali sulle progettualità regionali legate al gioco d’azzardo patologico”

Si legge nel testo dell’interrogazione:

“PREMESSO che:
l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito con decreto del Ministro della Salute del 12 agosto 2019, organismo consultivo senza alcun onere per lo Stato, aveva il compito di:

  • monitorare la dipendenza dal gioco d’azzardo;
  • monitorare l’efficacia delle azioni di cura e prevenzione intraprese;
  • aggiornare, sulla base delle evidenze scientifiche, le linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da Gioco d’Azzardo Patologico (GAP);
  • valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave;
  • esprimere pareri sui piani di attività̀ per il contrasto dei disturbi del gioco d’azzardo presentati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano;
  • svolgere le funzioni assegnate dalla legge.

EVIDENZIATO che l’Osservatorio ha supportato il Ministero della Salute nell’attuazione di una strategia strutturata basata su un piano ministeriale con finanziamenti regolari, consentendo una programmazione regionale accompagnata da un’analisi preliminare e successiva delle misure adottate, in conformità̀ con il protocollo per la diagnosi, il trattamento e l’assistenza delle dipendenze.

CONSIDERATO che l’articolo 66 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027) interrompe la continuità di un sistema che era riuscito a impegnare il Servizio Sanitario Nazionale, trasferendo alla Presidenza del Consiglio tramite il Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA) una generale competenza per la prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche, compresa quella da gioco d’azzardo. In particolare:

  • mentre istituisce il Fondo per le dipendenze patologiche, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, priva il ministero della Salute dell’Organismo consultivo chiamato a supervisionare i piani sociosanitari delle Regioni;
  • sopprime l’Osservatorio per il contrasto del gioco d’azzardo – organismo finora presieduto dalla Direzione Generale di Prevenzione Sanitaria – trasferendone in modo imperfetto le funzioni ad un nuovo Osservatorio nazionale permanente sull’andamento del fenomeno delle tossicodipendenze, presso il Dipartimento nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • il Fondo formalmente contabilizza una dotazione di 94 milioni di euro annui a partire dal 2025, ripartiti come segue:
  1. 30% per l’assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario e socio-sanitario nei servizi pubblici per le dipendenze;
  2. 1,5% per analisi e monitoraggio delle dipendenze patologiche a cura dell’Osservatorio nazionale permanente, quindi con cospicuo onere a carico dello Stato, a differenza di quanto avveniva in relazione al soppresso Osservatorio sul gioco d’azzardo istituito presso il ministero della Salute;
  3. 34,25% per i piani regionali sul gioco d’azzardo patologico, che quindi, pare di capire, non saranno sottoposti a una valutazione interna al Servizio Sanitario Nazionale;
  4. 34,25% per i piani regionali sulle altre dipendenze patologiche, anche questi senza la previsione di una valutazione diretta da parte del Ministero della Salute.

RILEVATO che a partire dalle Leggi di Stabilità 2015 e 2016 sono stati stanziati 50 milioni di euro annui per il fondo ministeriale di contrasto al Gioco d’Azzardo, tutti integralmente trasferiti alle Regioni, previa presentazione di programmi annuali, valutati ex ante, in itinere ed ex post, e che si tratta dunque una cifra maggiore di quella definita ad ora all’interno del Fondo unico.

RICORDATO che sebbene un decreto del Ministro della Salute dovrà definire le modalità per il monitoraggio delle attività regionali e per le verifiche sulla destinazione effettiva dei finanziamenti risulta difficilmente ipotizzabile che tale previsione possa realizzarsi in assenza di un organismo consultivo dedicato e interno al ministero stesso.

OSSERVATO che la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse è demandata a un decreto del Ministro della Salute, sentita la Conferenza Stato-Regioni, e che questa modalità potrebbe determinare la sospensione o comunque una dilazione dei trasferimenti alle Regioni oltre che una modifica degli importi.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri Regionali
INTERROGANO
il Presidente della Regione per sapere:
1. Se e quali iniziative intende assumere per verificare che il nuovo assetto non sia pregiudizievole per il complesso delle attività sociosanitarie nei territori, sia rispetto alle tempistiche dei trasferimenti che rispetto all’ammontare degli stessi, al fine di garantire la continuità della programmazione regionale e il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza per il Disturbo da Gioco d’azzardo e per le altre dipendenze patologiche.
2. Se ritiene, visto il suo ruolo di Presidente della Conferenza delle Regioni, di interessare questo organismo per sollecitare una posizione condivisa da parte delle Regioni stesse”.

 

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