I consiglieri regionali del Partito Democratico della regione Friuli Venezia Giulia Manuela Celotti e Massimiliano Pozzo hanno presentato un’interrogazione a risposta orale denominata “Impatto delle modifiche normative nazionali sulle progettualità
I consiglieri regionali del Partito Democratico della regione Friuli Venezia Giulia Manuela Celotti e Massimiliano Pozzo hanno presentato un’interrogazione a risposta orale denominata “Impatto delle modifiche normative nazionali sulle progettualità regionali legate al gioco d’azzardo patologico”
Si legge nel testo dell’interrogazione:
“PREMESSO che:
l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito con decreto del Ministro della Salute del 12 agosto 2019, organismo consultivo senza alcun onere per lo Stato, aveva il compito di:
EVIDENZIATO che l’Osservatorio ha supportato il Ministero della Salute nell’attuazione di una strategia strutturata basata su un piano ministeriale con finanziamenti regolari, consentendo una programmazione regionale accompagnata da un’analisi preliminare e successiva delle misure adottate, in conformità̀ con il protocollo per la diagnosi, il trattamento e l’assistenza delle dipendenze.
CONSIDERATO che l’articolo 66 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027) interrompe la continuità di un sistema che era riuscito a impegnare il Servizio Sanitario Nazionale, trasferendo alla Presidenza del Consiglio tramite il Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA) una generale competenza per la prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche, compresa quella da gioco d’azzardo. In particolare:
RILEVATO che a partire dalle Leggi di Stabilità 2015 e 2016 sono stati stanziati 50 milioni di euro annui per il fondo ministeriale di contrasto al Gioco d’Azzardo, tutti integralmente trasferiti alle Regioni, previa presentazione di programmi annuali, valutati ex ante, in itinere ed ex post, e che si tratta dunque una cifra maggiore di quella definita ad ora all’interno del Fondo unico.
RICORDATO che sebbene un decreto del Ministro della Salute dovrà definire le modalità per il monitoraggio delle attività regionali e per le verifiche sulla destinazione effettiva dei finanziamenti risulta difficilmente ipotizzabile che tale previsione possa realizzarsi in assenza di un organismo consultivo dedicato e interno al ministero stesso.
OSSERVATO che la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse è demandata a un decreto del Ministro della Salute, sentita la Conferenza Stato-Regioni, e che questa modalità potrebbe determinare la sospensione o comunque una dilazione dei trasferimenti alle Regioni oltre che una modifica degli importi.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri Regionali
INTERROGANO
il Presidente della Regione per sapere:
1. Se e quali iniziative intende assumere per verificare che il nuovo assetto non sia pregiudizievole per il complesso delle attività sociosanitarie nei territori, sia rispetto alle tempistiche dei trasferimenti che rispetto all’ammontare degli stessi, al fine di garantire la continuità della programmazione regionale e il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza per il Disturbo da Gioco d’azzardo e per le altre dipendenze patologiche.
2. Se ritiene, visto il suo ruolo di Presidente della Conferenza delle Regioni, di interessare questo organismo per sollecitare una posizione condivisa da parte delle Regioni stesse”.
PressGiochi