“Nel contrasto delle dipendenze non abbiamo un osservatorio né un piano strutturato per la dipendenza del gioco d’azzardo. Non lo abbiamo né per il tabacco né per l’alcol. Abbiamo lavorato
“Nel contrasto delle dipendenze non abbiamo un osservatorio né un piano strutturato per la dipendenza del gioco d’azzardo. Non lo abbiamo né per il tabacco né per l’alcol. Abbiamo lavorato sulla dipendenza da gioco grazie alla lungimiranza del Ministro Balduzzi che con la norma del 2012 ha permesso di portare le Regioni a poter lavorare al disturbo da gioco d’azzardo.
Le proposte da fare sono due per evitare che si derestrutturi l’unica policy attuata fino ad oggi nella gestione della dipendenza da gioco. Serve prima di tutto una ordinata transazione, non prevista nell’articolo 66 della legge di Bilancio, per far transitare e garantire continuità ai programmi attuati nelle 20 regioni. Dovrebbe essere accordata una proroga fino all’implementazione del nuovo sistema. Va garantita l’assenza di ogni conflitto di interesse che oggi non è previsto.
Bene proiettarsi sui nuovi scenari di riassetto ma attenzione a non perdere il lavoro fatto finora”.
Lo ha dichiarato Maurizio Fiasco di Alea, presidente dell’Osservatorio sulla dipendenza da gioco d’azzardo in occasione del convegno alla Camera dal titolo ‘Gioco legale: serve una riforma’. Fiasco ha commentato la scelta del Governo, introdotta nella legge di Bilancio 2025 di trasformare l’Osservatorio sul gioco in un più generico Osservatorio sulle dipendenze e intervenire sul Fondo destinato alla lotta al Gap.
PressGiochi