09 Luglio 2025 - 13:56

Faggiani (Osservatorio gioco Lazio): “Affinché il riordino produca degli effetti è necessario intervenire quanto primo”

“Sei anni fa durante un convegno proprio nella città di Salerno conclusi il mio intervento auspicando che nel giro di poco tempo si sarebbe proceduto al riordino dell’intero settore, incoraggiata

14 Maggio 2025

“Sei anni fa durante un convegno proprio nella città di Salerno conclusi il mio intervento auspicando che nel giro di poco tempo si sarebbe proceduto al riordino dell’intero settore, incoraggiata anche dalle dichiarazioni di alcuni rappresentanti presenti del governo di allora secondo cui stavano lavorando alla bozza del testo del decreto . Ma stiamo ancora aspettando.

Ma a differenza dei governi precedenti, l’attuale governo ha imboccato una strada diversa: inserire nella legge di delega fiscale 2023 anche un articolo (art.15) anche la delega per il riordino del settore del gioco pubblico. Questo articolo contiene dei principi totalmente condivisibili in quanto mette al primo posto la tutela del giocatore e dei minori, i programmi di prevenzione del DGA ma anche avvio di un confronto sul tema e un maggiore supporto alle forze dell’ordine per il contrasto al gioco illegale.

Dopo l’emanazione della norma ci aspettavamo l’avvio di un confronto tra enti locali, stato e associazioni del settore, ma così non è stato.

È stato portato in conferenza unificata uno schema di decreto legislativo relativo soltanto all’online che contiene anche norme generali sulla tutela del giocatore, ma è parziale e quindi non contiene il regolamento che tutti ci aspettavamo.

Non contiene norme sul gioco fisico per il quale è stato istituito un tavolo tecnico presso la conferenza unificata dove si è aperto confronto tra rappresentanti dei ministeri e tenici della regioni. Il confronto si è protratto per circa un anno. Sono state presentate delle proposte da parte del Mef e da Adm. Anche i tecnici delle regioni hanno presentato le loro osservazioni e di conseguenza un loro documento.

ANCI ha dato il suo consenso ad un progetto di riordino di riqualificazione e riduzione di offerta di gioco con previsione degli esercizi certificati che offrano maggiori garanzie di sicurezza sfruttando gli strumenti a disposizione.

Altro aspetto importante riguarda i vari regolamenti regionali in materia di orari di apertura delle sale giochi e delle distanze delle sale dai luoghi sensibili. Su questi spetti ANCI si è dimostrata favorevole per andare avanti e sbloccare l’iter.

Ulteriore aspetto riguarda le risorse: è auspicabile l’Istituzione di un fondo nazionale costituito in parte dai proventi e dalle sanzioni da ripartire tra i comuni e da destinare alle attività di controllo e supervisione della polizia locale.

In particolare, la polizia locale potrebbe svolgere un importante ruolo in termini di contrasto e controllo però deve ricevere una formazione adeguata e quindi sono necessarie delle risorse.

L’ultima riunione della Conferenza unificata si è tenuta il 14 gennaio: in quell’occasione è stato assunto l’impegno dai rappresentanti del Mef di riconvocare il tavolo a distanza di un mese e mezzo/due mesi portando il testo dello schema di decreto. Purtroppo ad oggi sono passati 4 mesi e non è stato ancora presentato questo schema di decreto.

È necessario intervenire quanto prima, anche perché affinché il riordino produca degli effetti dovremmo attendere che anche le singole regioni modifichino le proprie leggi in materia. Si tratta quindi di un percorso ancora lungo e tortuoso”.

Lo ha dichiarato Domenico Faggiani – componente dell’Osservatorio gioco d’azzardo patologico della regione Lazio, referente problematiche gioco pubblico di ALI legautonomie Lazio e già responsabile del coordinamento nazionale ANCI problematiche del gioco pubblico – durante durante l’evento “In nome della legalità- Senza regole non c’è gioco sicuro” che si è tenuto questa mattina al Salone dei Marmi – Palazzo di Città di Salerno.

 

PressGiochi