19 Aprile 2024 - 09:55

eSport, se ne parla alla Camera: gli operatori chiedono leggi più chiare e meno burocrazia

L’ingresso di aziende estere nel mercato dell’esport italiano può comportare alcune problematiche, specialmente per le imprese locali che potrebbero trovarsi in difficoltà a competere con aziende straniere che possono beneficiare

08 Maggio 2023

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L’ingresso di aziende estere nel mercato dell’esport italiano può comportare alcune problematiche, specialmente per le imprese locali che potrebbero trovarsi in difficoltà a competere con aziende straniere che possono beneficiare di un maggior supporto fiscale e di una burocrazia più snella.

Si parla di esport oggi alla Camera dei deputati con un convegno dal titolo ‘Criticità e potenzialità degli eSport in Italia’. L’iniziativa è promossa dal Movimento 5 Stelle e dall’Osservatorio Italiano Esports (OIES), come impegno nel portare all’attenzione delle istituzioni la necessità di definire un ecosistema nazionale di regole per questo settore. Il mercato degli Esports, infatti, sta crescendo a una velocità esponenziale in tutto il mondo, ma in Italia sconta un grave ritardo dovuto alla mancanza di un quadro regolatorio che definisca un perimetro sostenibile per le tante aziende che vi operano. Questa iniziativa, quindi, partendo proprio dal Parlamento, vuole coinvolgere i parlamentari per dare un impulso positivo al legislatore nell’opera di valorizzazione di questo mercato.

Le leggi italiane – affermano le testimonianze dei vari relatori – potrebbero rappresentare un’ulteriore sfida per le imprese italiane, limitando le opportunità di crescita e di sviluppo. La mancanza di regolamentazioni chiare ed omogenee a livello nazionale potrebbe rendere difficile per le imprese accedere a finanziamenti e a risorse pubbliche, ostacolando così la loro crescita. Inoltre, la complessità delle procedure burocratiche e la lentezza rendono ancora più complicato il lavoro delle aziende. Serve un lavoro in tandem tra le imprese e l’amministrazione, per avere attività legali ed evitare sanzioni da sanare.  Le istituzioni devono permettere alle imprese di far sviluppare questo mercato che sta crescendo in tutto il mondo.

 

“Oggi la situazione è ancora ibrida: le sale lan per mantenersi aperte devono essere autorizzate dal rispettivo comune di residenza come spettacolo viaggiante. ADM ha tentato di dare una regolamentazione ma i comuni sono liberi di agire come credono. Milano ad esempio non ha deciso di rilasciare licenze per lo spettacolo viaggiante e questo fa si che la città sia piena di sale lan non autorizzate.

Questa situazione sta bloccando un settore che si sviluppa in tutta Europa per un quadro regolatorio insufficiente e mancante. Bisogna semplificare. E’ impossibile che per aprire una sala lan servano costi enormi”.

La giornata di oggi è stata dedicata alle norme, per portare, insieme agli studi legali membri di OIES, proposte concrete per avviare anche in Italia un iter legislativo dedicato al settore. Nella giornata di domani,  si affronterà il tema del gaming come fenomeno culturale ed economico, per accendere un faro sulla spinta positiva che questo mondo può rappresentare per l’economia italiana e per coinvolgere le giovani generazioni.

 

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