19 Aprile 2024 - 19:10

Esport: Ferrari, Adidas, Red Bull e Mastercard i principali brand sponsor del settore

Ferrari, Lamborghini e Audi sono i principali brand sponsor per quanto riguarda l’automotive nel settore degli  eSport; per lo sport, abbiamo Adisas, Nike e Kappa. Per il lusso svetta Omega

12 Novembre 2020

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Ferrari, Lamborghini e Audi sono i principali brand sponsor per quanto riguarda l’automotive nel settore degli  eSport; per lo sport, abbiamo Adisas, Nike e Kappa. Per il lusso svetta Omega anche se va segnalata la collaborazione tra Gucci e Fnatic. Nell’FMGC, prodotti di largo consumo, abbiamo Red bull leader indiscusso, Mastercard per il segmento finance nonostante sia poco presente nel mercato italiano. Ad affermarlo è Andrea Pomponi, Head of Milan Office Arkage durante la presentazione dell’Esports Media Report: un evento online dell’Osservatorio Italiano Esports in collaborazione con Arkage, che per la prima volta fa una classifica del tasso mediatico dei principali stakeholder del settore.

L’Esports Media Report per la prima volta ha analizzato un aspetto importante per l’evoluzione del movimento esportivo italiano: chi riesce ad avere più diffusione sui media e a comunicare meglio i propri progetti?

La ricerca abbraccia quattro categorie: aziende, club di calcio, team Esports e gamers. E’ il primo report della risonanza mediatica dei brand del mondo eSport ma va considerato che il mercato in Italia è ancora abbastanza acerbo. A differenza di quanto invece accade nel Regno Unito dove è già più sviluppato.

“L’Esports Media Report rappresenta un’attività di ricerca importante per tutto il movimento esportivo italiano – commentano Luigi Caputo ed Enrico Gelfi, co-fondatori dell’OIES – Attraverso questa attività di monitoraggio riusciremo a stilare una classifica degli stakeholder più attivi nel settore, e a evidenziare le case-history positive. Rappresenterà un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia avvicinarsi al settore e per capire quali sono le best practice. Con questo lavoro, che sarà ripresentato in modo ricorrente, vogliamo contribuire a una maggiore consapevolezza da parte degli attori del settore dei risvolti mediatici e di business a cui il settore dovrebbe puntare per crescere”.

 

Enrico Gelfi, co-founder Osservatorio Italiano Esports, ha commentato poi le categorie di Lusso e TECH che investono negli eSports dicendo: “Nell’ambito dei marchi di lusso che investono negli esports, Armani è in fase di riflessione per capire come poter investire, ma nonostante questo mantiene una presenza, quindi l’esports può candidarsi come partner strategico .

Detto ciò credo che questo sia un risultato significativo anche per il movimento.

La categoria TECH è l’unica in cui la competizione è uniforme, in tutte le altre abbiamo visto come un brand tendeva a staccare gli altri, mentre qui sono tutti ravvicinati”.

 

Tra i grandi brand ci sono degli assenti illustri, pensiamo a Burger King a Luis Vuitton – prosegue Gelfi . “Manca Intesa San Paolo che sta portando avanti da tempo un progetto eSport, però in generale è curioso notare che pur avendo investito in comunicazione ci siano delle assenze molto forti che distonano con tutto il resto. Brand che dovrebbero entrare con un approccio solo di marketing ma anche di comunicazione. Considerazioni che un brand dovrebbe fare quando si approccia ad un nuovo mercato come quello degli eSport”.

 

“Sul fronte della comunicazione dei brand negli esport, – conclude – la differenza la fanno tutte quelle iniziative che sanno intercettare la gente coinvolgendole emotivamente. La comunicazione vera ed efficace è questa. Tutto questo lo troviamo sintetizzato in questa classifica”.

 

“Si è creato fermento intorno al movimento degli esport che oggi sono un trend topic. Questo fermento ormai in Italia è partito e dobbiamo augurarci che si mettano in condizione i professionisti del settore di operare e si sdoganino le leve per operare. La maggior professionalità degli operatori permetterà agli esport di crescere – ha dichiarato Paolo Carito, direttore sviluppo strategico, commerciale e innovazione Lega Pro.

“Se oggi le squadre di calcio vogliono coltivare i tifosi del domani, dovranno farlo necessariamente attirandoli con gli strumenti tipici di maggiore fruizione per queste fasce di età. Pensiamo anche all’uso delle piattaforme Twich o simili. Questo rapporto di perlustrazione reciproca con il calcio è un passaggio inevitabile”.

 

 

IL REPORT –  La classifica delle aziende è dominata da Ferrari, che con le 3,2mila menzioni del progetto Esports si aggiudica il primato, staccando di gran lunga il secondo brand classificato Asus (1,8mila). Completano la top 5 Samsung (1,68mila) e Red Bull, Logitech e TIM (tutte a pari merito a 1,6mila).

Tra le squadre di calcio spicca l’AS Roma, che con 668 menzioni conquista il primato tra i club della Serie A più rilevanti nel panorama Esports italiano. Segue subito dietro l’Inter (504). Completa il podio la sorpresa Monza (426 menzioni), che pur essendo un club di Serie B, in fatto di comunicazione esportiva supera addirittura la Juventus (371). Seguono la Fiorentina con 360 menzioni e il Milan con 355.

Nella categoria dei team Esports, il primato è saldamente in mano a Qlash, che con 17.6mila menzioni sui media stacca di tantissimo il secondo classificato MCES a quota 3.91mila. Seguono subito dietro Mkers (1.74mila), Exeed (1.41mila) e Outplayed (814).

La rilevazione su gamer e streamer ha messo in evidenza la lampante disparità di forza tra l’universo social e quello mediatico. I player che solitamente hanno più seguito sulle piattaforme non necessariamente riescono a trovare spazio sui media tradizionali. È il caso per esempio di Nicola “Nicaldan” Lillo, che pur non essendo in cima alla classifica dei gamer italiani per seguito social conquista il primato di gamer più mediatico con 242 menzioni. Completano il podio Carmine “Naples17x” Liuzzi e Alfonso “Grayfox” Mereu con 169 menzioni. Tutti e tre hanno fatto parte della eNazionale italiana di PES e il loro successo mediatico è stato trainato dalla vittoria del primo Europeo di categoria. Tra gli streamer conferma il primato sia sui social che sui media Lorenzo Ostuni in arte “Favij”, con 90 menzioni. Seguono con numeri più contenuti Mirko Alessandrini “Cicciogamer89” (45 menzioni) e Giorgio Calandrelli (32 menzioni).

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