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Empoli: Torrigiani (Pd) lascia: “Il comune non fa abbastanza contro il gioco d’azzardo”

Filippo Torrigiani lascia il ruolo di referente per Empoli di Avviso publico che gli era stato conferito dal sindaco Brenda Barnini. Una decisione che ha preso dopo che, come spiega

30 Novembre 2015

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Filippo Torrigiani lascia il ruolo di referente per Empoli di Avviso publico che gli era stato conferito dal sindaco Brenda Barnini. Una decisione che ha preso dopo che, come spiega lui stesso «la giunta non ha modificato il regolamento sul suolo pubblico. A settembre il consiglio comunale si è espresso all’unanimità per non concedere il suolo pubblico ai locali che hanno slot machine. La giunta aveva promesso che avrebbe modificato a questo proposito il regolamento della Cosap entro il 30 settembre. Ma non abbiamo visto niente e da qui è scaturita la mia decisione».

 

“Tra l’altro – va avanti Torrigiani – la questione assume un aspetto più grave considerando che in Empoli c’è un’attività che paga un canone di concessione al Comune e che ha al suo interno delle macchinette”. Torrigiani ha spiegato che, in queste condizioni, non può continuare a rappresentare il suo Comune che «mostra di non fare abbastanza sul gioco d’azzardo». E che comunque continuerà nel suo ruolo di consigliere comunale del Pd e a lavorare nell’associazione Avviso pubblico a livello nazionale come referente del gruppo sul gioco d’azzardo.

 

“In Italia ogni secondo 60 persone tentano la fortuna con un “Gratta e vinci” – va avanti il consigliere comunale del Pd – Sono, infatti, circa 2 miliardi le cosiddette ‘lotterie istantanee’ giocate ogni anno, con una spesa di 9 miliardi e 500 milioni, 158 euro per ogni italiano, bimbi compresi. Mentre lo Stato incassa, sempre all’anno, poco meno di 1 miliardo e 500 milioni. Cifre spaventose e preoccupanti riferite dal viceministro all’economia, Enrico Morando”.

 

PressGiochi

 

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