19 Aprile 2024 - 17:35

Emilia Romagna. Massimo Roma (Sapar): “Ancora una volta pubblicati dati  tendenziosi, fuorvianti e palesemente errati”

“In merito ai dati pubblicati sulla stampa locale, ci dispiace constatare come, ancora una volta, parte della stampa ancorché di primaria importanza nazionale, tenda a fare propaganda politica anziché dare

19 Aprile 2018

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“In merito ai dati pubblicati sulla stampa locale, ci dispiace constatare come, ancora una volta, parte della stampa ancorché di primaria importanza nazionale, tenda a fare propaganda politica anziché dare corretta informazione”.

Così Massimo Roma, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Sapar (Servizi per le pubbliche attrazioni ricreative), commentando un articolo pubblicato ieri.

“A tal fine, poiché di numeri si parla, approfondiamoli per una volta in maniera seria facendo  alcune considerazioni che mi aspetto vengano prontamente rettificate dalla testata e che , una volta pubblicate, sicuramente verranno recepite dall’attento lettore – ha proseguito Massimo Roma -. Nello sviscerare i dati forniti con il Vostro articolo ci preme in effetti mettere in evidenza, come nel corso dell’articolo, si rilevi una ripetuta confusione tra Giocato negli apparecchi e Spesa del giocatore, ovvero la differenza tra quanto giocato e vinto.

A questo riguardo i dati UFFICIALI forniti da AdM (Monopoli di Stato) evidenziano, per fare un mero esempio, che la spesa del giocatore nel comune di Rimini (giocato – vinto) è ben lontana da quanto da Voi sostenuto e corrisponde a:

  • Spesa mensile media AWP : 11€ → meno di 0,4 €/gg !!!!
  • Spesa mensile media VLT : 7 € → poco più di 0,2 €/gg !!!

Analogamente si verificano le medesime condizioni per tutti i restanti comuni.

Evidenzio inoltre che questi dati si riferiscono ad una spesa media effettuata nel comune di Rimini e non alla “spesa media” di un riminese!

In effetti al riguardo ricordo che:

I maggiorenni residenti in Emilia Romagna, al 01 gennaio 2017 sono: 3.730.775

I turisti che sono stati in Emilia-Romagna nel 2016 sono: 48.200.000 (!!!!!)

Esiste quindi un rapporto di 1 residente ogni 10 turisti.  Ora pur essendo evidente che un turista permane in regione per un tempo limitato, è senza dubbio vero che ha molto più tempo a disposizione per giocare.

Quindi, a rigore, i dati sopra esposti andrebbero ulteriormente “limitati”.

Volendo poi vedere il fatto da un altro punto di vista, non meno importante, mi preme evidenziare che nel 2016 presso le ASL dell’Emilia Romagna risultavano in carico (cfr : relazione Assessore alle politiche per la salute della regione Emilia Romagna, Sergio Venturi ): 18.357 soggetti per dipendenza da sostanze proibite, 7.060 soggetti per dipendenza da alcool, 1.412 soggetti per dipendenza da tabacco, e 1.382 soggetti per dipendenza da gioco (tutti i giochi e non solo le SLOT !!!). In effetti, secondo una recente ricerca fatta dal Ministero della Salute sulle persone in cura presso i SERT, gli apparecchi da gioco (Slot e VLT accomunati nella classifica ma molto diversi tra loro in tema di pericolosità) occupano “solo”  l’ottava posizione nella classifica della pericolosità con una percentuale del 6,6%.A fronte di ciò, statisticamente, di tutte le 1.382 persone con dipendenza da gioco in cura presso i SERT in Emilia Romagna, abbiamo quindi mediamente 93 giocatori dipendenti da SLOT e VLT residenti in Emilia Romagna .

Tenendo conto che nella regione i residenti maggiorenni sono 3.730.775 (uno studio del NOMISMA fatto in collaborazione con l’Università di Bologna dice che i minori non giocano alle SLOT) , e i Comuni sono 334, possiamo affermare che la percentuale di dipendenti da Slot e Vlt in Emilia Romagna, su una popolazione residente maggiorenne, è pari allo 0,0025%, mentre il numero medio giocatori dipendenti da SLOT e VLT  per comune è di 0,28”.

 

Prosegue  quindi Massimo Roma: “Nonostante questo, grazie anche alla mancanza “strumentale” di una corretta informazione, alla quale purtroppo presta il fianco anche la Vostra prestigiosa testata, la legge di contrasto alle dipendenze da gioco in vigore nella regione colpisce solamente Slot e VLT, causando già da ora un grave problema occupazionale sul territorio e l’imminente chiusura di centinaia di sale giochi, che hanno l’unico difetto di “esistere” e di essere ubicate a meno di 500 mt da un cosiddetto luogo sensibile, in vicinanza o addirittura all’interno del quale peraltro si possono continuare a comprare “Gratta e Vinci” oppure giocare su numerosi siti di Gioco Online legali e non,  utilizzando un smartphone.

 

In ultimo per completare il quadro bisogna aggiungere che laddove si proibisce il gioco lecito e regolamentato, inevitabilmente prolifererà il gioco illegale che, sfuggendo a qualsiasi controllo, non solo non porta introiti alle casse dello stato ma soprattutto non garantisce alcuna tutela al giocatore.

Sistematicamente però, tutte le altre forme di gioco riconducibili alle grandi lobby, come afferma il Ministero della Salute ben più pericolose (1° posto Gratta & Vinci/Lotto istantaneo, 2° posto Lotto/Superenalotto, 3° posto Scommesse sportive, 4° posto Poker Texano, 5° posto Altri giochi con le carte, 6° posto Bingo/Tombola, 7° posto Totocalcio/Totogol; 8° posto AWP/VLT, 9° posto Altri giochi (es. Roulette, Dadi), 10° posto Scommesse su altri eventi) nonostante l’evidenza dei dati, nonostante l’evidenza dei fatti, non vengono mai neanche sfiorate !!!!!

Non risulta infatti che nessuno stia portando all’attenzione la continua e frequente campagna pubblicitaria di Gratta e Vinci, al nuovo gioco Million Day, scommesse sportive e casinò online senza dimenticare il grandissimo clamore mediatico su prime pagine di giornali e telegiornali relativamente al jackpot Superenalotto da 160 milioni di euro vinto a Caltanissetta martedì 17 aprile scorso.

 

Ora, venendo a noi, pur capendo che risulti più semplice fare un titolo “roboante” nella direzione del “mercato” che non andare “contro corrente”, mi sarei però aspettato dalla Vostra prestigiosa testata oltre che il meritato rispetto per un settore che lavora secondo rigidi dettami dello Stato con margini risibili (le nostre non sono “macchinette” bensì AWP e VLT regolamentate da ADM), anche una scrupolosa verifica dei dati e dei contenuti degli articoli che pubblicate.

 

Con il vostro articolo altro non fate che contribuire ad un clima generale di ingiustificato “Procurato allarme” sui quali aspetti ci riserviamo di approfondire”.

 

Conclude quindi il vicepresidente Sapar: “in aggiunta a tutto quanto sopra scritto, questo atteggiamento generalizzato dei media che mistifica le informazioni o le omette, la latitanza del governo, le azioni  degli Enti Locali giustificate dalla TEORICA  tutela del giocatore patologico, teorica in quanto un piano di azione serio richiederebbe interventi a 360° sul gioco e sulla sua pubblicità (le vedete le partite di calcio no?) e non solo sulle SLOT e VLT,  hanno contribuito a  mettere in ginocchio un settore che era considerato a livello mondiale come uno dei più avanzati, un’eccellenza Italiana,  prestando il fianco all’ingresso sul nostro mercato di grandi gruppi internazionali che stanno acquisendo sempre più grandi fette di mercato e dando anche così maggior impulso alla proliferazione del gioco illegale.

 

Per capirci e rendere l’idea è come se il settore della produzione vinicola italiana, fiore all’occhiello del Paese, fosse penalizzato e messo in ginocchio da interventi locali mirati a tutelare teoricamente la salute di 8,6 MILIONI di cittadini italiani a rischio dipendenza alcool di cui 800 mila giovani (fonte : ‘Relazione del ministro della Salute sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi correlati’, trasmessa al Parlamento)… ma questo, si sa, non interessa e non fa notizia!”.

PressGiochi