14 Luglio 2025 - 02:19

Emergenza ludopatia, Molinaro (Comm. ‘ndrangheta): “La Calabria non parte certo da zero”

Sul fronte del contrasto al gioco d’azzardo patologico, la Regione Calabria non parte certo da zero. Lo dimostrano i dati e le numerose iniziative messe in campo negli ultimi anni,

05 Giugno 2025

Sul fronte del contrasto al gioco d’azzardo patologico, la Regione Calabria non parte certo da zero. Lo dimostrano i dati e le numerose iniziative messe in campo negli ultimi anni, sia a livello legislativo che operativo.

In occasione della Giornata regionale contro i rischi del gioco d’azzardo, il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, Pietro Molinaro, ha fatto il punto della situazione insieme alle Aziende sanitarie provinciali (Asp) e ai dipartimenti regionali. Il gioco patologico, ha ricordato, è ormai una vera e propria emergenza sociale.

“Con la legge regionale n. 53 del 2022 – ha spiegato Molinaro – sono stati introdotti strumenti concreti per contrastare il fenomeno: limiti di orario per le sale da gioco e distanze minime dai luoghi sensibili come scuole e centri di aggregazione. Abbiamo anche sollecitato i Comuni ad intensificare i controlli sul territorio.”

Molinaro ha poi evidenziato l’importanza delle attività svolte dalle Asp calabresi, che hanno avviato piani integrati per la riduzione del rischio da ludopatia. “Questi interventi stanno dando risultati incoraggianti – ha aggiunto – ma non bastano. Il gioco è in continua crescita, e con esso cresce anche il rischio di impoverimento economico e sociale. Per questo serve una revisione della normativa nazionale, che supporti le iniziative regionali.”

Ad aprire i lavori dell’incontro, svoltosi a Palazzo Campanella, è stato il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che ha posto l’accento su una delle sfide più insidiose: il gioco d’azzardo online.

“Esiste un enorme sommerso – ha detto – alimentato soprattutto dal gioco online, che coinvolge in modo crescente i giovani. Regolamentare l’accesso alle sale fisiche non basta: serve una vera rivoluzione culturale. Parlare del problema e affrontarlo pubblicamente è il primo passo per aumentare la consapevolezza e la sensibilizzazione sociale.”

Nel corso dell’incontro, i referenti dei dipartimenti regionali hanno illustrato le attività realizzate con i fondi GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) relativi al periodo 2017–2021, sottolineando il lavoro svolto dai Ser.D. (Servizi per le Dipendenze Patologiche) delle cinque Asp calabresi, che seguono attualmente centinaia di pazienti.

“La prevenzione è fondamentale – ha ribadito Antonella Sette, funzionaria del Dipartimento Transizione Digitale e Attività Strategiche –. Quando un paziente arriva al Ser.D., spesso siamo già in una fase avanzata della dipendenza. È necessario lavorare in rete, con azioni di informazione e formazione che coinvolgano anche il terzo settore e le associazioni attive sul territorio.”

A sottolineare proprio il ruolo delle associazioni è stato Roberto Gatto, portavoce regionale della campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”, che ha ricordato le tante iniziative realizzate in Calabria nel contrasto alla ludopatia, puntando su prevenzione, educazione e sostegno alle famiglie.

 

PressGiochi