Una nuova analisi di EGP FIPE accende i riflettori sulle differenze nella tassazione delle diverse tipologie di gioco in Italia. Il secondo Data Sheet pubblicato dall’associazione solleva una questione cruciale:
Una nuova analisi di EGP FIPE accende i riflettori sulle differenze nella tassazione delle diverse tipologie di gioco in Italia. Il secondo Data Sheet pubblicato dall’associazione solleva una questione cruciale: la logica alla base della tassazione attuale è ancora valida o si tratta semplicemente di un metodo per reperire più facilmente risorse dai giochi fisici rispetto a quelli online?
Il settore del gioco in Italia rappresenta un’importante fonte di entrate per l’Erario. Nel 2024, lo Stato ha incassato 10,4 miliardi di euro, pari al 49% dei 21,3 miliardi spesi dagli italiani nel comparto. Tuttavia, l’analisi di EGP FIPE evidenzia come la pressione fiscale non sia omogenea tra le diverse tipologie di gioco, ponendo l’accento sulla necessità di un riordino normativo che tenga conto di queste disparità.
La questione non è solo tecnica, ma anche politica ed economica. L’attuale sistema di tassazione potrebbe risultare obsoleto rispetto alle nuove dinamiche del settore, con il rischio di penalizzare alcune categorie a vantaggio di altre. In vista di un possibile intervento legislativo, EGP FIPE invita a una riflessione approfondita sul tema per garantire equità e sostenibilità nel settore del gioco pubblico.
PressGiochi
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