28 Marzo 2024 - 09:54

Dopo Bolzano, i Verdi di Merano propongono di allargare il divieto anti-slot anche per i tabacchi

Con 317 macchinette mangia-soldi la nostra città è in testa alla poco invidiabile classifica elaborata da Apollis per conto del Forum prevenzione altoatesino e presentato l’altro giorno a Bolzano. Finora,

23 Marzo 2015

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Con 317 macchinette mangia-soldi la nostra città è in testa alla poco invidiabile classifica elaborata da Apollis per conto del Forum prevenzione altoatesino e presentato l’altro giorno a Bolzano. Finora, al di là di una lettera inviata a tutti gli esercizi che hanno queste macchinette, nulla è stato fatto dall’amministrazione comunale per combattere o quantomeno frenare il trend. Una considerazione negativa sulla presenza dello slot-machine e sull’inadeguata reazione del Comune alla loro proliferazione era stata fatta anche una settimana fa dall’assemblea del comitato di quartiere Maia che aveva sollecitato l’amministrazione civica a darsi finalmente da fare.

«Un triste record: Merano capeggia la lista dei comuni in merito alle presenze di slot-machines». Lo sostiene Cristina Kury, consigliera comunale dei Verdi alternativi, secondo cui nella città del Passirio «sono 8,2 gli apparecchi per 1.000 abitanti». I dati resi pubblici confermano quanto i Verdi criticano ormai da parecchio tempo: «L’amministrazione è in grave ritardo nell’applicazione della normativa provinciale in quanto parecchi di queste slot-machine si trovano in zone sensibili cioè in stretta vicinanza di scuole e istituzioni sociali». I Verdi rinnovano il loro appello all’amministrazione, lanciato già in una conferenza stampa a gennaio: «Bisogna fare rispettare le disposizioni provinciali e rimuovere gli apparecchi da gioco d’azzardo dagli esercizi pubblici situati nelle zone sensibili e di vietare in queste zone l’istallazione di nuovi apparecchi».

Cristina Kury saluta con favore «l’annuncio dell’assessora Martha Stocker, di integrare i luoghi sensibili e di prevedere il divieto anche per i tabacchini». Secondo l’assessora Stocker c’è la volontà di allargare le zone cosidette sensibili – da 200 a 300 metri – e «faremo tutto il possibile perché la legge deve essere tutelata».

Un discorso a parte meritano i tabacchini. Dice ancora Cristina Kury: «Sono numerosi soprattutto a Merano quelli che hanno le macchinette mangiasoldi al loro intero. E spesso si trovano in vicinanza di scuole e di centri di aggregazione di giovani. Bisogna che ci sia una corretta prevenzione, sulla quale concordiamo, ma anche un’opera di controllo per evitare che le disposizioni di legge siano sistematicamente disattese. Il Comune di Merano, lo ripetiamo, è in grave ritardo e non ha ancora fatto ciò che è assolutamente necessario».

«Il piano delle zone sensibili redatto dal Comune di Merano è incompleto. Notiamo con amarezza che nonostante la presenza di numerosi esercizi in zone sensibili a tutt’oggi gli apparecchi da gioco non sono stati rimossi», chiudono i Verdi.

Bolzano. Stocker: “Allargheremo le zone sensibili in modo che la città sia totalmente tutelata dal gioco”

 

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