29 Marzo 2024 - 14:39

Dl Mibac. I servizi legati a giochi d’azzardo non rientrano nella definizione di “servizio di media audiovisivo”

All’interno del dossier relativo al decreto legge recante Misure urgenti nei settori di competenza del Mibac si propone la promozione delle opere europee ed italiane da parte dei fornitori di

26 Luglio 2019

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All’interno del dossier relativo al decreto legge recante Misure urgenti nei settori di competenza del Mibac si propone la promozione delle opere europee ed italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.

Nello specifico, l’articolo 3, commi 1 e 2 – di cui la 7° Commissione propone modifiche – interviene sulla disciplina per la promozione delle opere europee ed italiane, in particolare modificando gli obblighi di programmazione e di investimento da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi lineari e non lineari e prorogando l’applicazione della nuova disciplina (dal 1° luglio 2019) al 1° gennaio 2020.

A tal fine, ricorda il servizio studi del Senato, “non rientrano nella definizione di “servizio di media audiovisivo”:  i servizi nei quali il contenuto audiovisivo è meramente incidentale e non ne costituisce la finalità principale, quali, a titolo esemplificativo: i siti internet che contengono elementi audiovisivi puramente accessori, come elementi grafici animati, brevi spot pubblicitari o informazioni relative a un prodotto o a un servizio non audiovisivo; i giochi in linea; i motori di ricerca; le versioni elettroniche di quotidiani e riviste; i servizi testuali autonomi; i giochi d’azzardo con posta in denaro, ad esclusione delle trasmissioni dedicate a giochi d’azzardo e di fortuna”.

 

Nel testo del decreto, come più volte ricordato in queste settimane su PressGiochi, si autorizza la spesa di 19.400.000 euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 per le finalità di cui all’articolo 3, comma 3, della L. 662/1996. Tale disposizione stabilisce una quota di riserva degli utili derivanti dal gioco del lotto in favore del Ministero per i beni culturali e ambientali (ora Ministero per i beni e le attività culturali), per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, nonché per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali.

 

Si ricorda che l’art. 1, comma 351, della L. 208/2015, per le finalità di cui all’articolo 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 ha autorizzato la spesa di 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2016. In particolare, la quota di spesa autorizzata per le finalità indicate è destinata ad incrementare il Fondo da ripartire iscritto nello stato di previsione del MIBACT in cui confluisce quota parte delle risorse derivanti dalle estrazioni dei giochi del lotto (Cap. 2401).

 

PressGiochi