20 Aprile 2024 - 12:03

Dl Imprese. FI propone emendamenti per sostenere le aziende del gioco legale nella crisi Covid19

Tra gli emendamenti all’esame delle commissioni congiunte Finanze e Attività produttive della Camera che sta discutendo in questi giorni il decreto imprese “recante misure urgenti in materia di accesso al

27 Maggio 2020

Print Friendly, PDF & Email

Tra gli emendamenti all’esame delle commissioni congiunte Finanze e Attività produttive della Camera che sta discutendo in questi giorni il decreto imprese “recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” anche un paio di proposte di Forza italia in merito di gioco.

Emendamenti che tuttavia verranno probabilmente preclusi visto che ieri il Governo ha posto sul testo la questione di fiducia. Il provvedimento sarà approvato oggi dalla Camera per poi passare al Senato, dove verrà esaminato tra il 3 e il 5 giugno.

 

Nel primo, gli onorevoli Fiorini e D’Attis – che hanno firmato anche l’emendamento approvato dalla commissione per la proroga del pagamento del Preu degli apparecchi da gioco al 22 settembre – chiedono che “Nei contratti bancari e negli atti amministrativi che prevedono accesso al credito con garanzia pubblica o a finanziamenti agevolati o indennizzi a fondo perdete per le imprese danneggiate dal blocco delle attività dovute all’emergenza sanitaria COVID-19 sono nulle le clausole e le norme che prevedono l’esclusione delle imprese che operano nella raccolta di gioco pubblico a mezzo degli apparecchi di cui all’articolo 110, commi 6 e 7, del testo unico di cui al regio-decreto 18 giugno 1931, n. 773, dalle agevolazioni sulla base della sola tipologia di attività. La presente disposizione si applica anche ai contratti stipulati in data antecedente alla data di entrata in vigore della presente legge di conversione del presente decreto”.

 

Nel secondo, gli stessi parlamentari propongono: “È riconosciuto un credito d’imposta pari al 50 per cento della spesa sostenuta per l’adeguamento degli apparecchi da gioco di cui all’articolo 110 comma 6 lettera a) del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 alle previsioni di cui all’articolo 1 comma 732 della legge 28 dicembre 2019, n. 160. La misura si applica nel limite massimo di spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2020. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione per l’anno 2020 del Fondo destinato all’attuazione della misura nota come «Reddito di cittadinanza» di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26. Qualora a seguito del monitoraggio sui risparmi di spesa derivanti dal minor numero dei nuclei familiari richiedenti e dei nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza di cui all’articolo 10 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, entro il 30 giugno del 2020, non si rilevo un ammontare di risorse pari agli oneri di cui al presente articolo, sono adottati appositi provvedimenti normativi entro il 31 luglio 2020, nei limiti delle risorse del suddetto Fondo, come rideterminate dalla presente disposizione, che costituiscono il relativo limite di spesa, al fine di provvedere alla rimodulazione della platea dei beneficiari e dell’importo del beneficio economico”.

 

 

PressGiochi