28 Marzo 2024 - 11:00

Distante (Sapar): “Concordo con Pellegrino: siamo già attivi per la formazione degli operatori del settore giochi”

“Concordo pienamente con le dichiarazioni di Paolo Pellegrino, presidente del gruppo consiliare de La Puglia con Emiliano: è necessario un programma di formazione degli operatori del settore giochi e un

09 Maggio 2016

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“Concordo pienamente con le dichiarazioni di Paolo Pellegrino, presidente del gruppo consiliare de La Puglia con Emiliano: è necessario un programma di formazione degli operatori del settore giochi e un confronto con le associazioni di categoria. Noi siamo pronti al dialogo e già attivi sul fronte dei corsi per gli addetti del comparto”.

 

Così Domenico Distante, vicepresidente vicario e presidente della delegazione Puglia dell’Associazione Nazionale Sapar/Confesercenti, in merito alle dichiarazioni del presidente Pellegrino, il quale sollecita una serie di interventi da parte dell’amministrazione regionale pugliese sulla questione del gioco d’azzardo patologico.

“Abbiamo sempre espresso la piena disponibilità alla concertazione con le amministrazioni locali – prosegue Distante – per fornire il nostro contributo volto alla tutela del giocatore. Infatti siamo in prima linea nell’organizzazione di corsi ad hoc per formare gli operatori, perché riteniamo che gli stessi abbiano un ruolo di primaria importanza nel fornire un primo aiuto al potenziale ludopata.

Tra l’altro ci siamo sempre resi disponibili al confronto con i rappresentanti delle istituzioni, per un dialogo costruttivo che dovrebbe però avvenire prima dell’emanazione di una legge e non a posteriori, quando poi diventa più difficile la modifica della stessa. Ascoltare chi lavora sul campo potrebbe fornire delle chiavi di lettura diverse e più complete rispetto a quello che si pensa”.

 

Il presidente della delegazione pugliese dissente però dal presidente Pellegrino quando afferma che la dipendenza da gioco d’azzardo sia esploso con la legalizzazione dello stesso da parte dello Stato: “L’uomo è da sempre un giocatore, solamente che prima della legalizzazione degli apparecchi non si avevano dati a disposizioni, proprio perché si giocava solamente nell’illecito. Oggi invece possiamo monitorare e garantire tutti i fruitori degli apparecchi da intrattenimento proprio perché siamo controllati e certificati dallo Stato, che verifica la correttezza  e garantisce il gioco lecito. Che poi ci sia bisogno di una legge nazionale è chiaro, e lo diciamo da tempo: serve omogeneità, norme diverse per ogni città e regione producono solo caos e cattiva informazione”.

 

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