06 Ottobre 2024 - 16:04

Distante (Sapar): “Basta attacchi sconsiderati al settore giochi; la rete generalista è la prima linea del contrasto al gioco compulsivo”

“La Sapar è la più longeva associazione delle piccole e medie imprese che si occupano di gioco di intrattenimento con e senza vincita in denaro in Italia. Nei nostri oltre

18 Settembre 2024

“La Sapar è la più longeva associazione delle piccole e medie imprese che si occupano di gioco di intrattenimento con e senza vincita in denaro in Italia. Nei
nostri oltre 60 anni di storia ci siamo sempre battuti per il riconoscimento del valore di queste imprese, dei gestori e di una rete, quella generalista, troppo spesso
vittima di attacchi politici e mediatici sconsiderati e pericolosi.
Le piccole e medie imprese, i gestori, sono un valore assoluto da tutelare e non da combattere. Il nemico è da un’altra parte. Il nemico è la criminalità organizzata che cerca risorse in questo settore, come peraltro in altri settori economici importanti, senza curarsi della sicurezza dei giocatori, senza controlli, togliendo risorse importanti allo Stato e quindi a tutta la collettività.
Penalizzare le piccole e medie imprese e la rete generalista vuol dire fare un favore alla criminalità ed eliminare uno strumento fondamentale per la prevenzione del DGA, il disturbo da gioco d’azzardo.
La rete generalista è la prima linea del contrasto al gioco compulsivo- afferma Domenico Distante presidente di Sapar questa mattina al Forum Acadi 2024 –, con personale formato per aiutare ed intervenire su chi gioca in maniera non corretta. La rete generalista è la prima linea di un gioco sicuro, controllato che permette, come si evinceva proprio dal bilancio di sostenibilità Acadi dell’anno scorso, allo Stato di non perdere importanti risorse erariali.
Basta quindi ad attacchi sconsiderati verso questo settore. La Sapar è impegnata ogni giorno su tutto il territorio italiano, grazie alla capillarità della sua struttura, a combattere contro questi attacchi. Ogni giorno qualche comune, provincia o regione italiana cerca di colpire il settore con normative proibizionistiche fuori da ogni logica, fuori dal contesto storico.
Tutto questo significa perdere tutto un patrimonio di conoscenze accumulato negli anni anche a livello di prevenzione delle dipendenze. Oggi infatti un titolare di una sala giochi, ed i suoi dipendenti, sono formati e sanno come riconoscere comportamenti negativi da parte del giocatore ed adottare le adeguate iniziative. Tutto questo patrimonio a nostro avviso oggi non è adeguatamente valorizzato. A distanza di 20 anni dalle prime concessioni, possiamo e dobbiamo dire che il comparto delle aziende di gestione è un settore maturo, di natura industriale ed affidabile nonché un presidio di legalità. Ed una occasione importante per riequilibrare la situazione, per renderla più sostenibile, più logica, è quella del riordino del gioco pubblico che è al vaglio degli organi preposti. Il riordino non si può e non si deve fermare al comparto dell’online. Il riordino deve riguardare anche la rete fisica e deve farlo in maniera equilibrata, tenendo in considerazione tutti gli attori e le relative esigenze.
Riteniamo che un riordino equilibrato debba necessariamente passare dal riconoscimento pieno del ruolo delle aziende di gestione, da un ridimensionamento (o dalla soppressione) delle normative sulle distanze minime dai luoghi sensibili qualificando l’offerta con la formazione, nonché da una modifica della tassazione e del criterio di tassazione sul settore degli apparecchi. Colgo in questo senso anche l’occasione per dire che la atttuale aliquota del Preu del 24% andrebbe a nostro avviso diminuita in quanto è entrata in vigore nel 2021 quando ancora non si poteva sapere l’impatto che la pandemia avrebbe avuto sul volume di gioco di Awp e Vlt che infatti è drasticamente diminuito rispetto al periodo pre-Covid.

La Sapar è sempre pronta a sedersi ad un tavolo di confronto con il mondo politico, imprenditoriale ed associativo, pronta a mettere a disposizione di tutti la grande esperienza accumulata in oltre 60 anni di attività.
Concludo ricordando che solo da un confronto costruttivo possono nascere idee condivise per traghettare il settore verso il futuro, verso una gestione moderna, giusta e che abbia al centro la tutela del giocatore, la sicurezza degli investimenti e la salvaguardia delle entrate erariali. E noi un contributo importante da offrire lo abbiamo davvero”.

PressGiochi