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Def 2018: torna la Delega per il riordino del settore dei giochi

Dopo giorni di attesa, la Nota di aggiornamento al Def arriva alle Camere, dove la settimana prossima inizierà la discussione. 138 pagine, inviate al Parlamento nella notte, che fissano il

05 Ottobre 2018

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Dopo giorni di attesa, la Nota di aggiornamento al Def arriva alle Camere, dove la settimana prossima inizierà la discussione. 138 pagine, inviate al Parlamento nella notte, che fissano il deficit del 2019 al 2,4% del Pil, al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021. Anche per il Pil è prevista la crescita del 1,5% nel 2019 poi dell’1,6% e dell’1,4%, come ha anticipato ieri sera il ministro dell’Economia Giovanni Tria nella lettera inviata all’Unione Europea, nella quale ha auspicato un dialogo “aperto e costruttivo” con Bruxelles.

La manovra di bilancio, ha assicurato Tria nella missiva ”è coraggiosa e responsabile, puntando alla crescita e al benessere dei cittadini”. Nella relazione inviata al Parlamento si specifica che “il pareggio di bilancio in termini strutturali, sarà raggiunto gradualmente negli anni a seguire”.

Interventi anche per il settore del gioco.

 

Scarica il testo del DEF 2018

 

Il testo prevede che a completamento della manovra di bilancio 2019-2021, il Governo dichiara, quali collegati alla decisione di bilancio: il Disegno di legge delega di riordino del settore dei giochi e il Disegno di legge recante disposizioni per la modernizzazione e l’innovazione nei settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare, del turismo e dell’ippica.

 

Il Documento ripercorre gli interventi adottati nel 2018:

Tra questi, i principali prevedono: ulteriori misure in favore delle popolazioni residenti nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016 e del 2017; interventi per il contrasto del precariato e la salvaguardia dei livelli occupazionali; disposizioni in materia di semplificazione fiscale nonché proroghe di termini legislativi. Le coperture (maggiori entrate e minori spese) ammontano a circa 0,4 miliardi nel 2018, 0,9 miliardi in ciascuno degli anni 2019 e 2020 e 0,8 miliardi nel 2021. Nel periodo considerato, circa il 50 per cento di tali risorse è ottenuto da misure sul versante delle entrate, tra le quali rientrano, in particolare, quelle che dispongono l’incremento del prelievo erariale unico sugli apparecchi per il gioco d’azzardo collegati alla rete telematica (c.d. apparecchi AWP e WLP (Leggi VLT, ndr.)).

 

Per contrastare il fenomeno dei disturbi da gioco d’azzardo è stato imposto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, con qualsiasi mezzo effettuata, relativa a giochi e scommesse con vincite in denaro, stabilendo opportune misure sanzionatorie in caso di violazione.

 

 

PressGiochi