24 Aprile 2024 - 11:08

Decreto liquidità imprese: slittano le scadenze fiscali di aprile e maggio

Stanziati 400 miliardi di euro, prestiti garantiti al 100% o al 90% e rinforzato il Golden Power. Le scadenze fiscali di aprile e maggio slittano anche per chi ha beneficiato

07 Aprile 2020

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Stanziati 400 miliardi di euro, prestiti garantiti al 100% o al 90% e rinforzato il Golden Power. Le scadenze fiscali di aprile e maggio slittano anche per chi ha beneficiato della proroga del Cura Italia.

Un decreto legge che, insieme con il Cura Italia, porta le garanzie dello Stato a coprire fino a 750 miliardi di euro di prestiti alle imprese. Poi, intorno a Pasqua, ancora un decreto per rafforzare i sostegni al reddito di famiglie e lavoratori. E, dopo il 13 aprile, la speranza di aprire la fase due, che Giuseppe Conte chiama della «rinascita» e di una «nuova primavera», anche se, avverte il premier, «dovremo fare ancora sacrifici», mantenere il «distanziamento» e rispettare i «protocolli di sicurezza per camminare, sui mezzi di trasporti, per spostarsi sui luoghi di lavoro». «Allentare ora le regole sarebbe irresponsabile», ammonisce.

 

Il decreto liquidità approvato ieri dal governo con l’obiettivo di immettere fino a 400 miliardi come garanzia per i prestiti alle imprese italiane prevede anche il rinvio di alcune scadenze fiscali, a partire da quella per l’invio della Certificazione Unica: i termini sono stati prorogati dal 31 marzo al 30 aprile 2020. Per le aziende e i datori di lavoro, quindi, slitta di un mese l’invio della Certificazione Unica (Cu) all’Agenzia delle Entrate e la consegna ai dipendenti e ai pensionati, non venendo previste sanzioni per chi non ha rispettato il termine precedente del 31 marzo.

Tra le novità più rilevanti c’è anche la proroga di tasse e contributi con lo stop di quelli previsti ad aprile e maggio e la sospensione dei processi fino all’11 maggio; confermato anche il cosiddetto “Golden Power”nei settori strategici, per garantire il potere del Governo contro possibili acquisizioni straniere di Pmi e imprese.

 

Ecco cosa prevede il decreto Liquidità:

La dotazione del Fondo di Garanzia per le Pmi salirà a 7 miliardi, con la capacità di generare liquidità fino a 100 mld. Garanzia al 100%, senza valutazione del credito, per i prestiti fino a 25mila euro.

Per PMI (fino a 499 dipendenti) e i professionisti sono previsti prestiti fino a 25 mila euro senza valutazione del merito di credito.

Prestiti fino a 800mila euro la garanzia è al 100% ma con una valutazione della solvibilità sia sull’andamento dell’impresa sia economico finanziaria. Fino a 800.000 euro, garantiti al 90% dallo Stato e al 10% dai confidi, non ci sarà alcuna valutazione sull’andamento dell’azienda.

Garanzia fino al 90% per i prestiti fino a 5 mln di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid-19′ ha spiegato Patuanelli. Per importi fino a 5 milioni di euro la garanzia sarà pari al 90%, senza valutazione dell’andamento dell’aziendale. Ricordiamo che la garanzia al 90% non esonera le banche dalle procedure di verifica delle solvibilità tipiche dell’erogazione dei prestiti, rischiando di ritardare l’erogazione della liquidità.

 

Per le PMI e i professioniti – subito finanziamenti con garanzia al 100% per massimo 25.000 euro. Tale opportunità è riservata  alle sole Pmi con ricavi fino a 3,2 milioni di euro e per prestiti fino al minor importo tra il 25% del fatturato e 800mila euro.

Non servirà l’istruttoria del Fondo sul merito di credito ma il 100% si otterrà solo in forma mista (90% Stato e 10% Confidi privati). Garanzia totale anche per prestiti concessi a Pmi con fatturato fino a 800mila euro e fino al 15% del fatturato. In questo caso serve la valutazione del Fondo.

I tassi di interesse dovrebbero essere tra 0,2 e 0,5%. In tutte le altre situazioni, fino a un importo massimo garantibile di 5 milioni di euro, la garanzia sarà concedibile solo entro il 90%.

Rafforzamento del Fondo di Garanzia per PMI – Rafforzamento e ampliamento del golden power al fine di proteggere le aziende strategiche dal rischio di scalate ‘ostili’ durante la crisi causata dal Coronavirus.

Sospensione fino al 30 maggio dei versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese, autonomi e professionisti con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta. I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.

Sospensione del pagamento di tasse e contributi anche per partite Iva e autonomi con ricavi o compensi fino a 50 milioni e che hanno registrato un calo del fatturato del 33%, nonché i contribuenti con ricavi o compensi superiori a 50 milioni che hanno registrato una perdita di fatturato del 50% nei mesi di marzo e di aprile.

 

I versamenti bloccati dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020 in unica soluzione o in cinque rate di pari importo.sospensione adempimenti fiscali rientrano anche quelli di agenzia Entrate-Riscossione a partire dai pignoramenti presso terzi, ossia quelli che nel 90% della riscossione coattiva si trasformano in un pignoramento conti correnti o del quinto dello stipendio.

Assistenza fiscale da remoto, per cui anche la dichiarazione dei redditi 730 potrà essere svolta a distanza.

Proroga consegna Certificazione unica 2020 dal 31 marzo al 30 aprile senza sanzioni.

Bonus 50% sanificazione e mascherine datori di lavoro: previsto un credito d’imposta pari al 50% per chi effettua sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro, ivi compresi l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, come mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, l’acquisto e installazione di altri dispositivi di sicurezza per proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi). Sono compresi anche i detergenti mani e i disinfettanti. Il credito d’imposta è attribuito a ciascun beneficiario, fino all’importo massimo di 20.000 euro, nella misura del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020.

Previsto un limite massimo di dotazione di 50 milioni.

Tra le norme in arrivo, anche una maggiorazione degli indennizzi e delle tariffe riconosciute ai privati che hanno messo a disposizione strutture sanitarie per l’emergenza, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, l’estensione delle misure di emergenza di sostegno al reddito e risorse per salvaguardare i conti di Regioni ed enti locali.

 

Golden Power –  I poteri di veto del Governo vengono estesi a nuovi settori. Anche nelle operazioni di acquisizioni all’interno dell’Unione europea, sia per il controllo che per l’acquisizione di quote del 10% in su. Prevista la possibilità anche di avviare d’ufficio l’esercizio dei poteri speciali anche per operazioni non notificate. Con un intervento sull’articolo 120 del Testo unico in materia finanziaria (Tuf) vengono riviste al ribasso le soglie per le comunicazioni alla Consob e viene esteso l’obbligo anche alle società ad azionariato diffuso. Questo intervento sulle soglie, associato al potenziamento degli obblighi di comunicazione alla Presidenza del consiglio consentirà di estendere di fatto la protezione anche alle piccole e medie imprese.

 

 

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