19 Aprile 2024 - 09:30

Decreto fiscale. Presso le Commissioni continua la discussione anche sul tema dei giochi

Le Commissioni della Camera proseguono la discussione del Decreto fiscale per inviare il proprio parere in via consultiva alla Commissione referente Finanze. Tra queste la Commissione Attività produttive e commercio,

20 Novembre 2019

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Le Commissioni della Camera proseguono la discussione del Decreto fiscale per inviare il proprio parere in via consultiva alla Commissione referente Finanze.

Tra queste la Commissione Attività produttive e commercio, Lavoro pubblico e Affari sociali.

E’ Mattia Mor di Italia Viva presso la Commissione Attività produttive a spiegare i contenuti del decreto fiscale. “L’articolo 24 – afferma ripercorrendo i contenuti del Capo II – proroga al 30 giugno 2020 e al 30 settembre 2020 i termini per indire le gare relative, rispettivamente, all’attribuzione delle concessioni di raccolta delle scommesse e del Bingo. L’articolo 25 proroga un termine per la sostituzione di apparecchi da gioco. L’articolo 26 incrementa, dal 10 febbraio 2020, la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento. L’articolo 27 istituisce il Registro unico degli operatori del gioco pubblico presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, a decorrere dall’esercizio 2020. L’articolo 28 vieta alle società emittenti carte di credito e agli operatori bancari, finanziari e postali di trasferire somme di denaro ad operatori di gioco illegali che operano sul territorio nazionale. L’articolo 29 autorizza la costituzione di un Fondo da destinare alle operazioni di gioco a fini di controllo da parte di agenti sotto copertura, per prevenire il gioco da parte di minori, impedire l’esercizio abusivo del gioco con vincita in denaro e contrastare l’evasione fiscale e l’uso di pratiche illegali. L’articolo 30 vieta agli operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate degli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali di essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco pubblico. L’articolo 31 affida a un provvedimento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli la chiusura dei punti vendita in cui sono offerti al pubblico scommesse e concorsi pronostici, se il relativo concessionario è debitore d’imposta unica in base a sentenza anche non definitiva”.

A ricordare i continuti del Capo II in Commissione Lavoro pubblico è invece l’onorevole del PD Romina Mura che afferma: “l’articolo 24 proroga per l’indizione delle gare relative, rispettivamente, all’attribuzione delle concessioni di raccolta delle scommesse e del Bingo, l’articolo 25 interviene in materia di termini per la sostituzione degli apparecchi da gioco, l’articolo 26 dispone l’incremento della misura del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento, mentre l’articolo 27 istituisce il Registro unico degli operatori del gioco pubblico presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, a decorrere dall’esercizio 2020, l’articolo 29 introduce il divieto per società emittenti carte di credito e agli operatori bancari, finanziari e postali di trasferire somme di denaro ad operatori di gioco illegali che operano sul territorio nazionale, l’articolo 29 autorizza la costituzione di un Fondo da destinare alle operazioni di gioco a fini di controllo da parte di agenti sotto copertura, per prevenire il gioco da parte di minori, impedire l’esercizio abusivo del gioco con vincita in denaro e contrastare l’evasione fiscale e l’uso di pratiche illegali. L’articolo 30 definisce i requisiti dei titolari o conduttori di esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco pubblico. A tale riguardo, segnala l’esclusione degli operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate degli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali. L’articolo 31 prevede la chiusura dei punti vendita in cui sono offerti al pubblico scommesse e concorsi pronostici, se il concessionario è debitore d’imposta unica in base a sentenza anche non definitiva”.

 

Infine alla Commissione Affari sociali Andrea Cecconi (Misto-Maie) afferma: “Il Capo II del provvedimento in oggetto (articoli da 24 a 31) interviene sulla materia dei giochi con disposizioni di natura fiscale – quale l’aumento della misura del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento – ovvero che riguardano gli operatori del settore – quali l’istituzione del Registro unico degli operatori del gioco pubblico e il divieto per gli operatori economici che hanno commesso violazioni degli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali di essere titolari o condurre esercizi commerciali nei quali sia offerto gioco pubblico. In questo quadro, segnala l’articolo 29, che autorizza la costituzione di un Fondo da destinare alle operazioni di gioco a fini di controllo da parte di agenti sotto copertura, per prevenire il gioco da parte di minori oltre che per impedirne l’esercizio abusivo e contrastare l’evasione fiscale”.

 

Le Commissioni saranno chiamate nei prossimi giorni ad emettere il proprio parere alla VI Commissione e ad evidenziare le eventuali criticità per le materie di propria competenza.

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