19 Aprile 2024 - 23:33

Decreto dignità. Binetti (Udc): “Il divieto assoluto di pubblicità all’azzardo è difficile da rispettare”

Il M5S sul suo blog afferma che l’Agcom fa il gioco delle lobby, perché le linee guida appena pubblicate stravolgono lo spirito del Decreto Dignità. L’oggetto del contendere è la

23 Luglio 2019

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Il M5S sul suo blog afferma che l’Agcom fa il gioco delle lobby, perché le linee guida appena pubblicate stravolgono lo spirito del Decreto Dignità. L’oggetto del contendere è la pubblicità del gioco dell’azzardo,- afferma Paola Binetti dell’UDC –  che il Decreto Dignità aveva fortemente penalizzato, mentre l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) nelle linee guida emanate per attuare il provvedimento, secondo il M5S, ne stravolge totalmente il senso.

Il Divieto di pubblicità assoluto è oggettivamente difficile da rispettare se si escludono le specifiche forme di comunicazione diffusa a pagamento per promuovere, direttamente o indirettamente, il gioco.

Le stesse sponsorizzazioni,- afferma la deputata –  pure proibite dalla norma, riemergono nelle forme più svariate sotto forma di servizi, offerti per promuovere contestualmente, per non parlare della dinamica di certi giochi o di quelle forme di comunicazione commerciale che fanno riferimento a certi giochi all’interno di programmi di intrattenimento, come ad esempio i concorsi a premio. Basta pensare all’ultimo montepremi del Superenalotto: 193,5 milioni pubblicizzato in tutte le tabaccherie, su riviste di settore, in calce ad alcuni giornali.

 

E’ la stessa cifra che da sola funge da attrattore di ulteriori investimenti nella speranza di vincere e catalizza piccole e grandi associazioni di persone. Il vero dramma del gioco d’azzardo è la speculazione sulla speranza di persone disposte a rischiare tutto nella prospettiva, sia pure remota, di vincere. In effetti è la semplice notizia che qualcuno ha vinto una cifra considerevole a qualsiasi gioco che mette in movimento il popolo alla ricerca della grande illusione. Ed è la cronaca che diventa un volano di pubblicità potete e prepotente, contro il quale neppure l’Agcom può fare qualcosa.

 

PressGiochi