29 Marzo 2024 - 07:15

De Filippo (Sottosegr. Salute): “ISS e Osservatorio Gap si occuperanno di analizzare i dati sulla ludopatia a livello nazionale”

Presso la Commissione Affari sociali della Camera il sottosegretario alla salute Vito De Filippo ha risposto all’interrogazione dell’on. Elena Carnevali relativamente ai dati sul numero di giocatori patologici. Come ha

07 Luglio 2016

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Presso la Commissione Affari sociali della Camera il sottosegretario alla salute Vito De Filippo ha risposto all’interrogazione dell’on. Elena Carnevali relativamente ai dati sul numero di giocatori patologici.

Come ha riportato il sottosegretario, richiamando i primi dati emersi dagli sviluppi del progetto dell’istituto Superiore di Sanità e del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie: «sistemi di sorveglianza nazionale sul disturbo da gioco d’azzardo: progetto sperimentale».

“I primi parziali risultati del censimento, tuttora in via di ampliamento, parlano di quasi 23.000 utenti presi in carico nell’anno di riferimento dalle strutture aderenti al progetto – Servizi SSN (17.688 soggetti) e Strutture del privato sociale (6.195 soggetti). Va anche detto che l’invito alla partecipazione allo studio, la ricerca di un feedback e l’elaborazione dati stanno ancora attivamente proseguendo, per cui tale dato presumibilmente verrà presto amplificato. Le stesse considerazioni valgono per le attività intraprese negli ambiti del medesimo progetto e rivolte alla mappatura regionale dei servizi di contrasto e recupero contro il gioco d’azzardo (distribuzione dell’utenza: totale utenti presi in carico dall’inizio dell’attività, numero di utenti in trattamento nel 2014, nuovi casi in trattamento nel 2014, totale utenti presi in carico nel 2015, nuovi casi in trattamento nel 2015) – i cui dati (parziali) attualmente disponibili sono stati illustrati durante un recente convegno nel tema tenuto dall’istituto Superiore di Sanità – sono ancora in corso di ulteriore definizione, ampiamente e studio.

Si rappresenta, tuttavia, come i risultati di diversi studi epidemiologici necessitano di un’attività di coordinamento, visto che risentono della attuale assenza di un flusso nazionale specifico e di criteri certificati per la definizione di caso.

A tal proposito, si rileva che il Ministero della salute attiverà a breve le procedure necessarie per consentire la raccolta dei dati relativi alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, trattata nei servizi pubblici, attraverso l’implementazione del SIND (Sistema Informativo Nazionale Dipendenze), sistema con una copertura di oltre il 90 per cento dei servizi, attivo fin dall’anno 2012.

Sarà inoltre cura dell’Osservatorio acquisire i dati relativi ai progetti nazionali intrapresi in tema GAP, al fine di assicurare celermente e per quanto possibile il quadro completo della realtà italiana, utilizzabile quale base per stabilire i criteri guida di valenza nazionale, dotati di senso compiuto, fruibili e concretizzabili in servizi, in maniera tale che, pur nel rispetto dell’autonomia e della diversificazione regionale, vengano nel futuro garantite le migliori prestazioni possibili e comparabili in tutto il territorio nazionale.

In riferimento ai 50 mln di euro destinati alla prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo, di cui alla legge di stabilità 2015, si rappresenta che tali fondi fanno parte della quota indistinta del fabbisogno sanitario standard regionale.

Per quanto attiene, invece, al riparto dei 50 mln di euro del Fondo per il gioco d’azzardo patologico (GAP), istituito con legge finanziaria 2016 e destinato specificatamente alle regioni e province autonome per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione, rivolte alle persone affette da disturbo da gioco d’azzardo, si rappresenta che è in corso di definizione l’iter di adozione di un decreto, elaborato in accordo con l’Osservatorio, finalizzato al contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e del fenomeno della dipendenza grave. Auspico che a breve possa essere trasmesso alla Conferenza Stato-regioni.

Si fa presente, altresì, che nel corso delle prossime riunioni dell’Osservatorio saranno esaminate le ulteriori possibili linee di azione, al fine di addivenire alla eventuale adozione di specifiche linee guida.

Posto ciò, degno di nota è il progetto implementato dall’istituto Superiore di Sanità con la finalità di sperimentare un sistema di sorveglianza nazionale per assumere elementi conoscitivi, correttivi, esaustivi e proporre strumenti utili alla prevenzione e alla cura del disturbo da gioco d’azzardo. Il sistema vuole favorire, inoltre, il potenziamento di una rete di sostegno tra gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e del privato sociale utile a diffondere le informazioni su interventi e politiche a favore dei pazienti con disturbo da gioco d’azzardo e dei loro familiari.

A tal riguardo, è stata effettuata una revisione degli elenchi disponibili nel web dei servizi per le dipendenze (Ser.T e Ser.D) e delle strutture del privato sociale e creato un archivio elettronico unico. L’attività di ricostruzione si è concentrata sul « profile research» effettuata prevalentemente online attraverso l’esplorazione delle banche dati e la conseguente predisposizione di un updated data.

Successivamente, per procedere all’aggiornamento dei servizi del SSN (Ser.T./Ser.D.), delle strutture del privato sociale e delle attività erogate per il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo è stata costruita una scheda di rilevazione; la scheda di rilevazione è stata redatta in due versioni: una per i centri del Servizio Sanitario Nazionale e l’altra per le strutture afferenti al privato sociale ed ha consentito di ottenere informazioni rispetto alla collocazione del servizio sul territorio, avere una descrizione del servizio (attività svolte nei servizi, analisi dell’offerta, composizione dell’équipe ecc.) e del collegamento con altre strutture sul territorio e, più in generale, di indagare i bisogni formativi degli operatori, la diagnosi e/o co-morbilità, il processo di valutazione (strumenti diagnostici/ di screening, valutazione degli esiti, della qualità del servizio offerto).

Occorre evidenziare che tutti i Ser.T/Ser.D che hanno risposto all’indagine hanno implementato delle attività più o meno strutturate a contrasto del disturbo da gioco d’azzardo. In particolare, il 61 per cento dei servizi ha risposto che esistono delle attività dedicate, il 31 per cento che è attivo un servizio specifico e l’8 per cento che è stato avviato un servizio secondo specifici LEA regionali. Il 92 per cento dei Ser.T/Ser.D ha anche dichiarato che il personale è stato appositamente formato per lavorare nell’ambito del disturbo da gioco d’azzardo.

Il 76 per cento delle strutture afferenti al privato sociale che hanno risposto all’indagine hanno implementato attività più o meno strutturate a contrasto del disturbo da gioco d’azzardo, più della metà di queste sta comunque studiando la fattibilità di future azioni. In attesa di implementare attività a contrasto del disturbo da gioco d’azzardo, gli operatori di queste strutture inviano gli utenti fondamentalmente presso i Ser.T/Ser.D.

Ad ogni modo e per una maggiore completezza di informazione, – ha concluso De Filippo – si fa presente che i risultati principali del progetto sono stati divulgati nel seminario Sistema di sorveglianza per il disturbo da gioco d’azzardo: progetto sperimentale tenutosi presso l’istituto Superiore di Sanità di Roma”.

 

Elena Carnevali ha invitata il rappresentante del Governo a fornire tempestivamente alla Commissione gli aggiornamenti sulle risultanze del progetto di studio richiamato nella risposta. Sottolineando l’importanza di dati epidemiologici certi per definire l’organizzazione dei servizi, osserva che la cifra di 23.000 soggetti presi in carico appare assai lontana dalle stime correnti sull’incidenza del gioco d’azzardo patologico. Nel rilevare che i dati forniti evidenziano un ruolo importante svolto dai SERT, segnala che in molte regioni tali strutture non sono state dotate di adeguate risorse finanziarie. Invita, pertanto, il Governo ad effettuare un attento monitoraggio sull’utilizzo delle risorse, ribadendo l’importanza della dimensione della presa in carico.
In conclusione, auspica che vi possa essere un confronto, da parte del Governo, con le competenti Commissioni parlamentari con riferimento all’adozione di specifiche linee guida da parte dell’Osservatorio per il contrasto delle ludopatie.

PressGiochi