20 Aprile 2024 - 04:10

De Bertoldi (FdI): “Gioco online e gioco illegale vanno visti come nemici dell’imprenditore del gioco”

“Sul tema del gioco è vitale la questione della riforma. Abbiamo bisogno di una riformache vada su due binari principali: omologare il territorio e contemporaneamente tutelare le imprese nazionali. Questo

10 Novembre 2022

Print Friendly, PDF & Email

Sul tema del gioco è vitale la questione della riforma. Abbiamo bisogno di una riformache vada su due binari principali: omologare il territorio e contemporaneamente tutelare le imprese nazionali. Questo deve essere il punto di riferimento di una riforma seria nell’ambito del gioco”.

Così l’on. Andrea De Bertoldi intervenendo all’evento organizzato da Formiche dal titolo ‘Giocare da Grandi’ che si è tenuto presso l’associazione Civita, a Roma.

In questo ragionamento – continua De Bertoldi – contemplo anche il problema della ludopatia: lo sviluppo del gioco legale è connesso anche con il problema delle ludopatie. Mi preoccupa la migrazione verso il gioco online che porta all’isolamento del giocatore e al mancato controllo: questo rappresenta una delle più gravi problematiche per chi si occupa di dipendenze, e che temo non sia sufficientemente avvertita.

Altro problema è il fatto che il gioco illegale superi i volumi del gioco legale, come ci aveva testimoniato il direttore di ADM, Marcello Minenna venendo alcuni mesi fa in Commissione. E’ chiaro che tutto questo concorre ad incrementare le ludopatie perché il gioco legale ha anche una funzione di controllo cosa che non esiste nell’illegale.

Gioco online e gioco illegale vanno visti come nemici dello stato dell’interesse nazionale e nemici dell’imprenditore del gioco che vuole esercitare la propria impresa nella legalità tramite la concessione che lo Stato ha rilasciato.

Sono certo che possa esserci una convergenza della politica e degli operatori del gioco legale per sconfiggere le mafie e le illegalità che sottraggono risorse all’Erario, e contemporaneamente per difendere l’interesse sociale e al lotta alle ludopatie. Lo possiamo fare insieme tra le forze politiche e gli operatori del gioco. La riforma dovrà richiamarsi a questi obiettivi, non dimenticando che le concessioni dovranno essere rinnovate e non dovranno consegnarci una Italia dove il gioco è in mano a poche multinazionali. Le imprese italiane dovranno avere una tutela” conclude l’onorevole.

PressGiochi