“Il mercato del gioco sta evolvendo sempre più verso il digitale, sia dal punto di vista dei consumatori sia da quello degli operatori. Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, i Big Data
“Il mercato del gioco sta evolvendo sempre più verso il digitale, sia dal punto di vista dei consumatori sia da quello degli operatori. Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, i Big Data e l’Internet of Things aprono nuove prospettive, anche in termini di tutela dei giocatori. Un tema centrale è la possibilità di estendere l’autoesclusione anche alla rete fisica, garantendo al contempo l’anonimato del giocatore e la sostenibilità dell’esercizio commerciale”.
Ad affermarlo è Laura D’Angeli dello Studio D’Angeli e dell’Università Roma Tor Vergata che ha partecipato all’evento organizzato da EGP Fipe dal titolo ‘Giochi pubblici: il punto sul percorso di qualificazione e sicurezza dei punti vendita’.
I giocatori di oggi sono sempre più proattivi e informati, e il binomio innovazione-sostenibilità deve concentrarsi sulla loro tutela. Le normative esistenti mirano alla protezione della salute pubblica, all’ordine pubblico e alla salvaguardia dei soggetti più vulnerabili, ma finora si è agito prevalentemente attraverso restrizioni, come il Decreto Dignità, i limiti orari e le distanze minime dai luoghi sensibili. Dal nostro punto di vista, invece, l’innovazione tecnologica può offrire strumenti personalizzati per una protezione più efficace dei consumatori.
Uno dei temi chiave affrontati oggi è proprio l’autoesclusione, uno strumento già utilizzato ma che può essere migliorato. Nel 2024 il numero di autoesclusi è stato di circa 188mila soggetti, con un’incidenza del 3% rispetto al totale dei giocatori, in crescita rispetto al 2,5% registrato nel 2020. Questo dimostra che sempre più persone ricorrono a questa misura, che può avere una durata di 30, 60, 90 giorni o essere a tempo indeterminato. È fondamentale migliorare la comunicazione su come utilizzarlo e sulle sue caratteristiche.
Per la rete di gioco fisico, abbiamo individuato modalità che possono agevolarne l’adozione senza compromettere l’anonimato dei giocatori. La tecnologia può diventare un alleato strategico: l’uso di QR code con informazioni sui punti vendita e sull’autoesclusione, video sul gioco responsabile visibili nei locali, notifiche di monitoraggio e app per gestire il proprio tempo di gioco. È necessario passare dalla logica del divieto a un modello di autodeterminazione, con strumenti e soluzioni che rendano davvero efficace la tutela del giocatore.”
PressGiochi