20 Aprile 2024 - 15:17

Convegno Agcai: “Baretta, quello che tanto avremmo voluto dirle…”

Convegno Agcai: ancora un posto vuoto per il sottosegretario Baretta impegnato con il Def Un grande assente, il Sottosegretario Baretta, sagacemente ridefinito il “convitato di pietra”, è stato il vero

19 Aprile 2017

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Convegno Agcai: ancora un posto vuoto per il sottosegretario Baretta impegnato con il Def

Un grande assente, il Sottosegretario Baretta, sagacemente ridefinito il “convitato di pietra”, è stato il vero protagonista del convegno indetto stamane da Agcai, Assogioco e Sapar. Era tutto pronto per sottoporgli la bozza del documento unitario elaborato dalle tre associazioni sia a difesa del gestore che a tutela dell’intero mercato degli apparecchi da gioco. Ma Baretta ha fatto pervenire una nota scritta giustificativa che ha destato una velata ironia in tutti i presenti.
I presidenti delle tre associazioni, Curcio, Filippone e Palese, in ordine di apparizione, hanno incassato il colpo, ma poi hanno contrattaccato disegnando, nell’insieme, quello che è il reale scenario del gioco pubblico in Italia. Cose che già sappiamo, naturalmente, ma che è bene ribadire di tanto in tanto, visto che i padroni del vapore, le concessionarie più le multinazionali, col benestare delle istituzioni, hanno lanciato l’assalto finale al grande carrozzone delle EGM per far sparire definitivamente la figura del cosiddetto Terzo Incaricato, versante gestore.

 

 

Palese dice, con un po’ di prosopopea, che “siamo riusciti a bloccare la ripartizione della sale nelle categorie A e B e a far naufragare il progetto delle mini-Vlt”, ma sta di fatto che ormai le uniche voci fuori dal coro sono proprio quelle delle tre associazioni, finalmente unite e concordi su tutta la linea da seguire.
Il tema del giorno è l’ulteriore inasprimento della tassazione Awp per coprire l’ennesimo buco nel bilancio dello Stato, nonostante la pressione fiscale incida già per il 62% “nominale”. Però, dicono i nostri, ecco l’arcano: c’è qualcuno che ogni volta convince il parlamento del fatto che sono proprio le macchine da intrattenimento quelle che possono, più degli altri prodotti, subire l’innalzamento del Preu, manipolando artatamente le cifre.

 

 

Non si può più parlare di ignoranza, ma di ipocrisia da parte delle istituzioni, hanno detto i tre presidenti, perché in altro modo non si può definire la manovra mirata a smantellare la rete delle Awp, mentre tutti gli altri giochi godono di una protezione ingiustificata, se il problema è quello di salvaguardare la salute dell’utenza.
Gli squilibri di tassazione sono rilevanti e sfiorano l’assurdo: perché, si chiede Curcio, le scommesse virtuali che sono partite solo da due anni e mezzo hanno visto addirittura ridurre la quota di gettito erariale? Perché le scommesse ippiche versano solo il 16%? Perché il lotto non va oltre il 58,96%? Se la leva fiscale serve per ridurre l’offerta di gioco, allora dovrebbe essere applicata uniformemente su tutti i prodotti. In realtà, questo è l’unico modo per smantellare la rete delle macchine da gioco, visto che gli altri stratagemmi attuati negli anni non sono stati utili allo scopo.

 

Palese: “Progetto del governo per eliminare gestori”

 

 

 

Cosa dire poi, del piano di riduzione che si sta discutendo in Conferenza Unificata? “Dicono che dimezzano i punti vendita del 50% e non dicono che tali punti sono i meno redditizi, quali alberghi, edicole, lavanderie, ecc.. Dicono che l’offerta si ridurrà, ma in realtà diventerà totale e illimitata, con l’apertura di 5000 nuove sale scommesse con Vlt. Il vero problema dell’on.Baretta e del Sen. Mirabelli è quello di dare l’Italia intera in mano alle multinazionali dell’azzardo!” Parole di Benedetto Palese.

 

 

Ciò non toglie comunque che le tre associazioni siano concordi nell’attuare una stretta, che sia saggia e intelligente, e realmente protettiva nei confronti del giocatore. Ridurre le slot nei locali tornando al vecchio contingentamento, evitare le installazioni degli esercizi al di sotto dei 20mq, sperare fisicamente nelle sale Awp e Vlt, e ancora, evitare che nello stesso esercizio vi sia una concentrazione eccessiva di giochi, l’introduzione del contratto di rete, rilanciare il Codice dei giochi, creare l’Istituto Superiore di Scienze e Tecnologie dei Giochi, avviare programmi di protezione dell’utente e dei minori e di formazione del personale di vendita. Questi alcuni dei punti che Ezio Filippone ha enunciato della proposta Agcai-Assogioco-Sapar, di cui si sarebbe tanto voluto discuterne con Baretta presente. Tanta carne al fuoco che sarà poi “cucinata” a dovere nelle prossime occasioni di incontro coi gestori. C’è tanto di innovativo in un percorso che i reali protagonisti del successo della filiera, che dà lavoro a 300mila persone tramite 5000 aziende, che ha aggredito e notevolmente ridotto il mercato illegale, che offre intrattenimento sicuro a basso costo, hanno elaborato nel corso degli anni, rendendosi conto per primi che il sistema, per mungere denaro e favorire gli interessi di alcuni, si è spinto oltre misura.

 

 

 

Il “convitato di pietra” speriamo che prima o poi diventi di carne e ossa. Sarebbe già un passo avanti. Il resto sta scritto nel cielo.

 

 

Marco Cerigioni- PressGiochi