24 Aprile 2024 - 05:39

Consiglio dei Ministri. Salta la riforma dei giochi e del catasto: il Codice dei giochi rischia di cadere nel vuoto

Incredibile ma vero. Dopo un lungo preconsiglio iniziato alle 19,20 Palazzo Chigi ha comunicato l’ordine del giorno relativo al prossimo Consiglio dei Ministri che da stasera slitta a venerdì. Sono

23 Giugno 2015

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Incredibile ma vero. Dopo un lungo preconsiglio iniziato alle 19,20 Palazzo Chigi ha comunicato l’ordine del giorno relativo al prossimo Consiglio dei Ministri che da stasera slitta a venerdì. Sono solo 5 i decreti legislativi in attuazione della legge 11 marzo 2014, n. 23, Delega fiscale e tra essi non figura il Codice dei giochi.

Come paventato negli ultimi giorni, e a dispetto delle rassicurazioni del Sottosegretario PierPaolo Baretta fermamente deciso a mandare in porto il lungo lavoro di questi ultimi sette mesi, salta la riforma dei giochi insieme a quella del catasto. Ennesimo stop quindi per il riordino del settore dei giochi pubblici: senza una proroga, potrebbe proprio cadere nel vuoto.

 

Slittano a venerdì gli altri cinque decreti attuativi della delega fiscale, che scade il 27 giugno. Tra quattro giorni.

 

Come ha dichiarato pochi minuti fa il premier Matteo Renzi: “Abbiamo iniziato l’esame dei decreti fiscali e discusso a lungo dei singoli provvedimenti. Speriamo possiate apprezzare il nostro lavoro. I testi che abbiamo prodotto non erano perfettamente limati per questo abbiamo preferito rinviare l’approvazione definitiva al giorno venerdì i decreti oggetto della delega fiscale.

Abbiamo deciso di non intervenire sul catasto perché si temeva che dall’intervento potesse risultare complessivamente un aumento di tassazione. Le norme elaborate in questo provvedimento le verificheremo in un secondo momento e non andranno perse”.

 

“C’è una volontà straordinaria del Governo italiano – ha concluso Renzi – a fare ciò per cui si è impegnato con il Parlamento italiano e con i cittadini italiani. Siamo nelle condizioni di riportare l’Italia nella posizione dove deve stare e siamo decisi a proseguire in questa strada”.

Chissà se la pensano così anche gli operatori del gioco pubblico?

 

PressGiochi

 

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