“Stiamo parlando di una merce – il gioco d’azzardo – che assomiglia molto all’alcool per questo ha bisogno di attenzione da parte di tutti. Io guardo la questione dal punto
“Stiamo parlando di una merce – il gioco d’azzardo – che assomiglia molto all’alcool per questo ha bisogno di attenzione da parte di tutti.
Io guardo la questione dal punto di vista della salute individuale e della salute pubblica, quindi non posso che fare riferimento agli studi e alle ricerche per ottenere dei buoni risultati di convivenza e di moderazione rispetto a questo tipo di esposizione al rischio.
Dai documenti internazionali, è possibile comprendere che dobbiamo lavorare in modo coerente per ridurre la domanda e l’offerta del gioco d’azzardo. Bisogna fare in modo che queste politiche siano coerenti tra loro. Quindi i messaggi che arrivano alla popolazione, anche quelli impliciti, è necessario che siano coerenti. Un approccio vincente è quello ambientale: le diverse parti che convivono nell’ambiente si influenzano a vicenda. Per esempio il gioco online ha influenzato il mercato del gioco fisico, influenza complesssivamente la scena: parlare di distanze non ha senso con l’online ecco perché è necessario rimodulare i messaggi e pensare ad un meccanismo di regolazione diverso ma complementare al gioco online che mantenga la coerenza del messaggio verso la popolazione e che permetta di fare in modo che ci sia vicinanza e anche consumo di una merce lecita cercando di ridurre al massimo i rischi per la salute individuale e collettiva.
Affinché questo approccio funzioni, elemento necessario è l’onesta intellettuale di tutti gli attori in gioco: non possiamo abbandonarci a giochi di posizione, dobbiamo fare il nostro meglio per il bene della collettività”.
È quanto dichiarato da Corrado Celata- Direttore UO Lombardia “Promozione della Salute” durante il convegno “CONFRONTO APERTO: il futuro del gioco pubblico si costruisce con regole condivise” organizzato dall’associazione nazionale EGP-FIPE.
PressGiochi