Il settore guarda all’online, ma la vera partita si gioca sul territorio. Mentre i riflettori restano puntati sull’online, in queste ore al centro per l’apertura delle buste tecniche della nuova
Mentre i riflettori restano puntati sull’online, in queste ore al centro per l’apertura delle buste tecniche della nuova gara un’altra partita si sta già giocando.
È quella delle 48 aziende che stanno tentando di ottenere una delle nuove concessioni ADM per la raccolta online, e che, parallelamente, si stanno muovendo verso il mondo fisico.
Chi conosce le dinamiche del settore italiano, considerato da molti il più evoluto d’Europa, sa bene che la trasformazione è già in atto e riguarda anche realtà che finora non avevano mai messo piede nel retail.
Tra acquisizioni silenziose, alleanze strategiche con reti locali e trattative riservate, lo scenario si muove veloce.
E chi aspetta “la regolamentazione perfetta” potrebbe arrivare tardi.
O peggio: spera di vendere post-bando.
Il futuro del betting piaccia o meno passa da un’integrazione vera tra online e territorio.
L’epoca delle piattaforme “pure digitali” si sta esaurendo.
Oggi, chi ha una concessione online sta già valutando ingressi nel fisico: corner, agenzie operative, reti di PVR, persino investimenti nell’acquisto di punti a terra.
Al contrario, molti operatori fisici cercano il modo di digitalizzarsi: non per moda, ma per non perdere il cliente che, sempre più spesso, preferisce giocare da casa o dal cellulare, anche quando è in sala.
Il fisico cerca il digitale.
Il digitale vuole entrare nel fisico.
Il risultato? Il futuro è multicanale.
E mentre il settore si muove tra acquisizioni, fusioni e strategie ibride, nascono progetti pensati per accompagnare anche chi veniva dall’online puro come operatori di comparatori, siti web di pronostici o ex PVR nel passaggio verso un’attività di raccolta fisica.
È il caso di CentroScommesse.bet, una sito guida con guide operative costruito per chi deve prendere decisioni: con analisi concrete, costi reali, e una sezione dedicata alle trasformazioni da PVR a punto fisico con raccolta da banco.
A confermare questa dinamica è Francesco Cannatella, professionista noto nel comparto del gioco legale e responsabile dei contenuti del progetto:
una piattaforma nata per aiutare imprenditori, esercenti e curiosi a capire davvero come funziona il mondo delle scommesse fisiche. E soprattutto, per navigare questo momento di transizione senza falsi miti.
“Non stiamo parlando di scenari futuri, ma di cose già in atto.
Chi ha una concessione online o sta cercando di ottenerla oggi vuole spazi reali a terra. Vuole il giocatore del fisico.
Acquista titoli per aprire corner, entra in reti locali, rileva agenzie.
Il territorio torna centrale, e chi lo presidia bene diventa strategico.”
Il portale offre una lettura diretta dei modelli operativi nel mondo reale: differenze tra agenzia e corner, requisiti di apertura, licenze, costi reali, evoluzioni da PVR a raccolta da banco.
Non è un sito-vetrina, ma uno strumento concreto per chi deve scegliere, investire o capire. Guide, analisi e news di settore
Chi osserva da fuori vede solo la gara per le concessioni.
Ma nei “corridoi buoni” si parla anche d’altro: del grande ritorno del territorio, della fame di presenza nei luoghi di aggregazione, e del valore crescente delle reti di raccolta ibride già esistenti.
Per questo chi conosce il gioco davvero sta già muovendo le sue pedine.
Ancora non si è concluso il bando online, ma già si guarda al fisico.
E questo secondo fronte non potrà che essere influenzato da chi si aggiudicherà il digitale e dalle sue unioni, fusioni e strategie di espansione.
Stiamo attenti a cosa succede. Con grande interesse.
PressGiochi