L’Assemblea Straordinaria degli azionisti di Codere SA, tenutasi oggi in prima convocazione, ha ratificato a larga maggioranza la sottoscrizione da parte della società dell’accordo di lock-up raggiunto con i creditori del gruppo e proposto dal Consiglio di Amministrazione.
L’Assemblea Straordinaria degli azionisti di Codere SA ha ratificato a larga maggioranza la sottoscrizione da parte della società dell’accordo di lock-up raggiunto con i creditori del gruppo e proposto dal Consiglio di Amministrazione. Tale accordo prevede l’iniezione fino a ulteriori 225 milioni di euro sotto forma di nuove obbligazioni e la capitalizzazione fino a 367 milioni di euro di debito, corrispondente a parte delle obbligazioni senior secured esistenti, ponendo tale debito a livelli ritenuti sostenibili. Il debito residuo scade a settembre 2026 e novembre 2027.
I proventi dei nuovi fondi saranno erogati tramite un prestito di 100 milioni di euro, di cui 30 milioni di euro dopo l’annuncio di ristrutturazione dello scorso aprile e 70 milioni di euro dopo aver ottenuto l’adesione del 75% degli obbligazionisti; fino a ulteriori 125 milioni di euro saranno concessi tramite obbligazioni super senior che verranno erogate al termine del processo di ristrutturazione, previsto all’inizio del quarto trimestre dell’anno. Con questo processo Codere ritiene, sulla base delle stime attuali, che la redditività dell’azienda sia assicurata, grazie alla fiducia dei propri obbligazionisti nelle prospettive del gruppo, nel suo management e negli oltre diecimila dipendenti che compongono l’organizzazione.
Sarà allora, con il culmine di questo processo di ristrutturazione, che verrà creato un nuovo capogruppo attraverso il quale i creditori delle obbligazioni senior garantite esistenti avranno il 95% del capitale e gli attuali azionisti il 5%. La società prevede di richiedere la liquidazione di Codere SA, processo che consentirebbe ai suoi attuali soci di avere quote nel capitale del nuovo capogruppo o, facoltativamente, un compenso economico che deriverebbe dalla cessione della parte proporzionale delle loro azioni.
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