18 Aprile 2024 - 19:55

Clemente (UIF): “Durante la pandemia, calano le segnalazioni degli operatori di gioco (-11%), aumentano quelle sul gaming online (+67%)”

Con riguardo al comparto dei giochi, si è registrata una complessiva contrazione delle segnalazioni (-11 per cento rispetto al 2019) attribuibile alle misure restrittive imposte per la gestione dell’emergenza. Il

09 Febbraio 2021

Print Friendly, PDF & Email

Con riguardo al comparto dei giochi, si è registrata una complessiva contrazione delle segnalazioni (-11 per cento rispetto al 2019) attribuibile alle misure restrittive imposte per la gestione dell’emergenza. Il calo, come prevedibile, ha interessato gli operatori tradizionali dei comparti slot machine, videolottery e sale bingo, a fronte di un aumento di segnalazioni riferite al gioco online (+67 per cento). Le difficoltà degli operatori abilitati hanno ampliato le opportunità di esercizio illegale o abusivo delle attività. Dall’analisi delle segnalazioni si rileva un forte inserimento della criminalità organizzata nelle operazioni sospette connesse con la fase pandemica: in ben 341 segnalazioni COVID sono presenti persone censite negli archivi della DNA come potenzialmente collegate alle associazioni mafiose.

Lo ha dichiarato il direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’italia (UIF), Claudio Clemente audito in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere in merito al Comitato Prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria.

“Sono state inoltre ampliate le forme di identità digitale consentite per l’identificazione a distanza.

Si tratta – ha aggiunto Clemente – di previsioni da valutare positivamente perché consentono di operare in modo più agevole nel contesto delle attuali misure di distanziamento sociale; i rischi che esse inevitabilmente comportano vanno mitigati calibrando opportunamente le procedure e i controlli, per intercettare eventuali abusi da parte di utenti intenzionati a celare la propria reale identità. Occorre evitare che tali semplificazioni possano agevolare la distribuzione nel nostro Paese di servizi e strumenti di pagamento, anche accessori al gioco on line, che ostacolano o rendono artificiosamente più oneroso il tracciamento delle operazioni nell’ambito di indagini finanziarie o investigative”.

PressGiochi

Fonte immagine: CLAUDIO CLEMENTE BANCA D'ITALIA