28 Marzo 2024 - 21:15

Clemente (Uif): “Durante il lockdown, versamenti in contanti su conti di sale giochi che dovevano esser chiuse”

“In questi giorni stiamo verificando una situazione abbastanza anomala, che colpisce le sale giochi e che comunque accomuna anche altre attività imprenditoriali: versamenti di contanti su conti di società che

21 Ottobre 2020

Print Friendly, PDF & Email

“In questi giorni stiamo verificando una situazione abbastanza anomala, che colpisce le sale giochi e che comunque accomuna anche altre attività imprenditoriali: versamenti di contanti su conti di società che teoricamente non dovrebbero operare nel momento in cui la gente e` a casa”.

La segnalazione è stata fatta dal Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia Claudio Clemente durante un’audizione in commissione Antimafia lo scorso luglio.

“Se queste societa` stanno ricevendo versamenti in contanti da parte di qualcuno, e` molto probabile che non sia l’operatore quello che sta versando i soldi e sta giocando. Il fenomeno mi ha colpito personalmente in quanto l’operativita` in contanti su conti di societa` non risulterebbe giustificabile nel momento in cui le persone non potevano andare a giocare nei punti fisici della societa`. La stessa cosa e` successa anche per i ristoranti chiusi, che presentavano introiti di contante. E`chiaro che il sospetto di riciclaggio in queste attivita` e` molto forte; ma il sospetto ulteriore e` che possano essere anche operazioni volte al passaggio di proprieta` delle strutture. Questo fenomeno si e` sviluppato in maniera forte in questo periodo. Si tratta di operativita` in contanti su imprese che nel periodo di lockdown non potevano svolgere attivita`. Per cui non si capisce (in realta` si capisce benissimo, ovviamente) cosa stesse succedendo. Tocca agli investigativi e ai giudici trovare la conferma del sospetto”.

“Possiamo anche essere bravissimi in Italia, ma cosı` spingiamo semplicemente gli operatori all’estero. Il maggior rigore che noi adottiamo nei confronti dei nostri operatori – ha aggiunto Clemente parlando delle normative antiriciclaggio adottate in Italia – induce una concorrenza normativa, quindi dove la normativa e` piu` flebile approdano gli operatori che vogliono riciclare. Noi, facendo il nostro lavoro, probabilmente stiamo creando anche disparita` di trattamento. Per evitare questo occorre che tutti i sistemi europei abbiano lo stesso livello di contrasto del riciclaggio, in modo che non ci sia interesse a svolgere l’attivita` all’esterno”.

 

PressGiochi

Fonte immagine: CLAUDIO CLEMENTE BANCA D'ITALIA