28 Marzo 2024 - 11:06

Chiacchio (Agsi): “La normativa dei giochi va totalmente rifatta, servono regole che ci permettano di restare in vita”

“Dobbiamo ripartire da zero. Ristrutturare completamente il settore dei giochi, annullare tutta la normativa in vigore e scrive un riordino del settore con regole chiare e sostenibili che permetta alle

14 Maggio 2020

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“Dobbiamo ripartire da zero. Ristrutturare completamente il settore dei giochi, annullare tutta la normativa in vigore e scrive un riordino del settore con regole chiare e sostenibili che permetta alle aziende di operare nel rispetto degli accordi, dei contratti e delle concessione in essere.

Vogliamo condividere e supportare le scelte della politica ma chiediamo che vengano fatte scelte che ci permettano di rimanere in vita.

 

Lo afferma Pasquale Chiacchio, Presidente della “Associazione Gestori Scommesse Italia” commentando la scelta del Governo Conte di inserire nel decreto Rilancio un nuovo prelievo sulla raccolta scommesse dello 0,3%.

 

“Resto senza parole – dichiara Chiacchio a PressGiochi – dopo la decisione del Governo di continuare a tassare il settore scommesse. Non ci sono commenti possibili. E’ come togliere ossigeno ad un malato in sala rianimazione.

Questo è incredibile. Avremmo bisogno di sostegno, invece.

Si parla di decreto rilancio ma non mi sembra che ci siano interventi per rilanciare le nostre attività, anzi, andiamo indietro. L’unico comparto nel quale si applica un ulteriore aggravio fiscale. Come si può chiedere di aumentare le tasse alle prime attività che hanno chiuso per il lockdown?

Lo Stato ci fa un danno che potrebbe essere un colpo mortale per la categoria e che graverà ulteriormente sull’intero settore quando riaprirà.

Come AGSI, faremo ogni azione possibile per ottenere un risultato concreto. L’intero settore dei giochi si deve compattare per portare proposte unitarie al tavolo del governo che siano nell’interesse di tutti.

 

Noi lavoratori del settore abbiamo la responsabilità di far conoscere al grande pubblico la realtà dell’industria del gioco legale. Paghiamo le conseguenze della scelta dello Stato di aver implementato eccessivamente il gioco, la politica lo usa per far cassa, ma chiediamo un confronto serio, reale e costruttivo

Alle istituzioni abbiamo inviato richieste per quanto riguarda aiuti relativi ai canoni di affitto, alle utenze, proposte per usare il criterio dei mq per la riapertura, per la cassa integrazione dei nostri dipendenti, il dimezzamento delle quote del prelievo con il versamento del 50% delle aliquote in vigore per tutto il periodo della pandemia. Anche se ad oggi non abbiamo avuto grandi riscontri, ci aspettiamo un confronto serio e costruttivo”.

 

CD – PressGiochi