28 Marzo 2024 - 13:13

Caso Sisal. Rabino (SC): “Mi auguro che le istituzioni abbiano il coraggio di andare veramente in fondo”

Mi fa piacere che questa vicenda abbia fatto emergere la necessità di intervenire anche legislativamente in vista della lacuna che i monopoli hanno relativamente al controllo sui concessionari. Così l’on.

20 Febbraio 2015

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Mi fa piacere che questa vicenda abbia fatto emergere la necessità di intervenire anche legislativamente in vista della lacuna che i monopoli hanno relativamente al controllo sui concessionari. Così l’on. di scelta civica, Mariano Rabino ha commentato la risposta fornita dal sottosegretario Baretta sulla disconnessione degli apparecchi attuata da Sisal il 29 dicembre 2014.

“Quella attuata dal concessionario Sisal – ha continuato Rabino -prima della fine dell’anno non rientra chiaramente tra le normali attività di gestione degli apparecchi da intrattenimento. Non è un caso che nelle settimane scorse l’Acadi – associazione di riferimento dei concessionari del gioco – abbia espulso la Sisal dall’associazione per comportamento non etico. Per me si tratta di qualcosa in più di una semplice attività di rottamazione delle macchine nell’attività di questo concessionario.

Voglio ricordare la lontana vicenda del 2004 relativa al rinnovo della concessione per il Superenalotto concesso a Sisal senza una procedura di gara. La proroga del gioco del Superenalotto destò sospetti tanto che nel 2006 fu indetta una gara ad evidenza pubblica europea. Mi auguro che questo episodio non di ripeta e che le istituzioni dimostrino di essere maggiormente attente e di avere il coraggio di andare veramente in fondo in questo caso”.

 

“La recente legge di stabilità per l’anno 2015 – ha affermato Rabino – aveva disposto un ulteriore versamento da parte dei concessionari di giochi pubblici (slot machine, VLT e AWP) nella misura complessiva di 500 milioni di euro, entro i mesi di aprile ed ottobre, da suddividersi tra i 13 concessionari in proporzione al numero di VLT e AWP ad essi riferibili, alla data del 31 dicembre 2014.
Il conteggio delle apparecchiature riferite a ciascun concessionario ed il calcolo della relativa imposta,   pro quota, è stato demandato ad un successivo decreto a cura dell’Amministrazione delle dogane e dei monopoli di Stato che doveva essere pubblicato entro il 15 gennaio 2015. Ed è esattamente quello che è successo: il decreto, che è stato puntualmente pubblicato entro la data prevista, conteggia, in riferimento al concessionario Sisal entertainment, 3.846 VLT a carico di quest’ultima, contro un totale di VLT possedute pari a 5.600.
Risulta, altresì, che Sisal entertainment abbia provveduto alla   «dismissione» di ben 1.800 VLT in data 29 dicembre 2014 – due giorni prima della fine dell’anno e, quindi, prima del conteggio dell’Amministrazione delle dogane e dei monopoli di Stato – e che in questi giorni sia in corso una febbrile attività di ripristino delle 1.800 VLT temporaneamente «dismesse».
Sisal entertainment ha ridotto temporaneamente la propria quota di mercato giusto, guarda il caso, i due o tre giorni prima e dopo il conteggio del 31 dicembre 2014, traendo un vantaggio economico di almeno 2,5 milioni di euro.
Ora, è possibile che Sisal, agendo in contrasto, parrebbe, con i principi di buona fede e correttezza, indispensabili per la qualifica di concessionario di rete di gioco pubblico, possa trarre un vantaggio economico nei confronti di tutti gli altri 12 concessionari che non hanno dismesso le VLT e che, pertanto, hanno avuto un conteggio sfavorevole, non variando, evidentemente, la cifra totale dell’imposta, pari a euro 500 milioni.
Inoltre, sembrerebbe che Sisal abbia danneggiato dolosamente l’erario, privandolo della raccolta delle imposte per tutti i giorni intercorrenti tra la disattivazione e la riattivazione delle VLT, al solo fine di ridurre la propria quota di spettanza della tassa stabilita dalla legge di stabilità.
L’Amministrazione delle dogane e dei monopoli di Stato avrebbe certamente notato gli strani movimenti delle videolotterie di Sisal – meno 1.800 prima del conteggio, improvvisamente, di nuovo più 1.800 dopo il conteggio – essendo essa stessa coinvolta in maniera attiva – l’Amministrazione delle dogane e dei monopoli di Stato, naturalmente – in ogni passaggio di movimentazione delle VLT.
Per questo ho chiesto al Governo se l’operato di Sisal rientri in quelli previsti dalla fattispecie legislativa, ovvero se al contrario sia assolutamente proibito sospendere con le discutibili modalità descritte in premessa la raccolta; se la sospensione ingiustificata da parte di un concessionario pubblico di rete della raccolta di gioco e della raccolta delle relative imposte nelle forme descritte in premessa possa essere motivo di revoca immediata della concessione; se non sia opportuno, altresì – signori rappresentanti del Governo, signor sottosegretario di Stato, Baretta – verificare la correttezza dell’operato dell’Amministrazione delle dogane e dei monopoli di Stato, la quale deve necessariamente e tecnicamente collaborare con i concessionari per autorizzare le procedure di dismissione e di riattivazione”.

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