19 Aprile 2024 - 06:05

Cangianelli (EGP-Fipe): “Sui giochi, il conflitto normativo riduce l’efficacia del mercato e non previene le dipendenze”

“Tutti i principali operatori di gioco al dettaglio, ma anche quelli del gioco a distanza, sono interessati ad una revisione della normativa che persegui: massima tutela del consumatore, possibile anche

15 Settembre 2021

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“Tutti i principali operatori di gioco al dettaglio, ma anche quelli del gioco a distanza, sono interessati ad una revisione della normativa che persegui: massima tutela del consumatore, possibile anche con una corretta informazione, tassazione equilibrata che spinga alla canalizzazione , adeguata presenza territoriale di operatori, che operano in regime di concessione in tutti i canali”.

Ad affermarlo a logincasino.org in una intervista rilasciata a inizio mese è Emmanuele Cangianelli, Presidente di EGP-FIPE che parla del mercato italiano del betting e della necessitàà di una revisione normativa per il gioco a tutti i livelli.

“Il mercato regolamentato italiano – afferma – è stato istituito oltre 15 anni fa. Serve un aggiornamento normativo. Questo tentativo è in corso da oltre 5 anni. Ci auguriamo che sia il momento giusto, uscendo dal periodo COVID-19, per riaffermare i benefici della regolamentazione per i consumatori e la collettività, con una distribuzione equilibrata tra rivenditori specializzati e generalisti e tra retail e gioco a distanza. La nuova normativa deve garantire un quadro distributivo equilibrato nel commercio al dettaglio: da molti anni c’è un conflitto normativo tra disposizioni nazionali e locali, che riduce l’efficacia del mercato regolamentato e non è utile per la prevenzione delle dipendenze.

La tassa relativa al Fondo Salva Sport- prosegue Cangianelli – è stata introdotta nel momento sbagliato (dopo il primo lockdown) e nel modo sbagliato. Questa formulazione penalizza fortemente il mercato regolamentato e, in particolare, rende il betting exchange praticamente ingestibile. Crediamo che le scommesse possano contribuire molto al finanziamento delle attività sportive, ma questo supporto deve avvenire, come in passato, con la crescente canalizzazione delle scommesse nel mercato regolamentato e con prelievi al margine. La normativa italiana del 2019 è eccessivamente restrittiva e sta causando svantaggi competitivi per gli operatori, che hanno investito nel sistema delle concessioni, a vantaggio degli operatori non legali del mercato italiano. In questo senso, la normativa è certamente controproducente, anche per la possibilità per i consumatori di riconoscere gli operatori autorizzati e, quindi, in grado di garantire pienamente i consumatori stessi.

Da un lato, – conclude- occorre mantenere il grande vantaggio tecnologico finalizzato alla tutela del consumatore. D’altra parte, bisogna recuperare un sistema di tassazione e contributo al finanziamento dello sport (comprese le corse ippiche) misto tra la destinazione delle entrate fiscali a tutti i livelli del mondo sportivo e il ripristino della possibilità di informare, anche con sponsorizzazioni, sulle attività degli operatori commerciali”.

 

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