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Camera. Prosegue la discussione delle mozioni sul gioco. Di Lello (Misto): “Contrastare la diffusione del gioco e le attività illecite”

Continuano ad aumentare, in maniera totalmente bipartisan, le mozioni presentate alla Camera dei deputati per contrastare il gioco d’azzardo. Dopo oltre due mesi di rinvii sembra che finalmente oggi ci

12 Marzo 2015

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Continuano ad aumentare, in maniera totalmente bipartisan, le mozioni presentate alla Camera dei deputati per contrastare il gioco d’azzardo. Dopo oltre due mesi di rinvii sembra che finalmente oggi ci sarà il tanto atteso seguito della discussione delle mozioni sul giochi che nel frattempo sono diventate nove.

Questa mattina, in Aula si svolgeranno prima le dichiarazioni di voto e il voto finale al disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti, e successivamente verrà avviata la discussione delle mozioni Mantero, Binetti, Rondini, Nicchi, Palese, Garavini, Vargiu e Rampelli.

Ad aggiungersi al gruppo, con una mozione presentata ieri, l’onorevole Marco Di Lello ed altri del gruppo Misto che hanno chiesto al Governo di impegnarsi ad assumere iniziative volte a promuovere misure restrittive, sia di ordine normativo che amministrativo, finalizzate al contrasto della diffusione del gioco d’azzardo; a monitorare le attività che ruotano intorno al gioco d’azzardo al fine di eliminare quelle illecite che affiancano il gioco legale;
ad assumere tutte le iniziative opportune perché siano destinate risorse adeguate al fine di riabilitare i giocatori dipendenti e prevenire l’ulteriore aumento dei malati; a prevedere nelle scuole primarie e secondarie dei percorsi specifici volti ad informare ed educare i giovanissimi ai rischi connessi ai vari tipi di giochi.

Come ha spiegato l’on. Di Lello: “Nell’anno 2013 solo con le slot machine e le videolotterie gli italiani hanno speso 47,5 miliardi di euro (il 56 per cento di quanto speso complessivamente nel gioco). Le vincite incassate sono state pari a 38,5 miliardi di euro e allo Stato sono finiti 4,3 miliardi di euro. Nel 2014 la raccolta complessiva parla di 45,6 miliardi di euro, con un gettito per l’erario pari a 4,1 miliardi di euro; in Italia ci sono circa 400.000 slot machine, in media 1 ogni 150 abitanti;
158 del 2012 (convertito, con il «decreto Balduzzi» n.189 del 2012) ha creato l’osservatorio modificazioni, dalla legge n. sulle ludopatie, riconoscendo la ludopatia come una patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro; i costi sociali legati al gioco sfiorano 7 miliardi di euro in  quanto ogni giocatore patologico costa allo Stato 38 mila euro annui; le nuove modalità con cui è possibile giocare d’azzardo hanno in comune alcune caratteristiche quali la velocità della giocata, la facile accessibilità dei giochi (ormai quasi tutti gli esercizi commerciali sono dotati di slot), la «normalizzazione» del gioco d’azzardo, la legalizzazione – visto che il primo promotore è lo Stato – che inculcano nel giocatore la sensazione di avere quasi il dovere di provarci che, rafforzata dal contesto, elude o minimizza la presa di coscienza del pericolo di una dipendenza che man mano si consolida”.

 

Le altre mozioni sul gioco presentate alla Camera

 

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