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Bosi (Modena): “Per riformare i giochi, si può fare molto di più”

“Aspetto la versione definitiva – commenta – che dovrà essere approvata a settembre, ma se le notizie che ci arrivano saranno confermate, non mi posso dire del tutto soddisfatto”. Lo

07 Agosto 2017

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“Aspetto la versione definitiva – commenta – che dovrà essere approvata a settembre, ma se le notizie che ci arrivano saranno confermate, non mi posso dire del tutto soddisfatto”.

Lo ha dichiarato l’assessore Andrea Bosi del comune di Modena commentando la proposta depositata dal Governo in Conferenza unificata e che potrebbe trovare l’ok delle regioni il prossimo 7 settembre.

 

“Se quanto sta emergendo verrà confermato, posso dire che si sarebbe potuto fare decisamente di più. In Emilia e a Modena siamo già avanti – incalza l’assessore – rispetto ad alcune delle disposizioni che vengono proposte (ad esempio sulle distanze e sulle limitazioni orarie) e mi pare che certi interessi economici vengano eccessivamente tutelati. Ci vuole maggiore coraggio, e spero che ci sia ancora lo spazio per migliorare il testo. Le conseguenze legate al gioco d’azzardo – conclude Bosi – sono ben note a tutti e non è più il tempo per le mezze misure».

 

 

Tra le altre novità in arrivo c’è la facoltà, sempre per le amministrazioni locali, di stabilire delle fasce orarie in cui è possibile giocare, con uno stop fino a sei ore al giorno. Un aspetto sul quale il Comune di Modena si è già mosso ad aprile, prevedendo l’orario 10-13 e 17-22 per l’accensione di slot machine, videopoker e delle altre ‘macchinette’, mentre due mesi dopo il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno Pd-Art.1-CambiaModena-Per me Modena che chiede alla giunta di redigere un Regolamento comunale “per la prevenzione e il contrasto delle patologie legate al gioco d’azzardo”.

Se dal punto di vista degli orari l’amministrazione comunale si è già portata avanti, resta da capire quali potrebbero essere le implicazioni per quanto riguarda gli altri aspetti della proposta di riordino, a partire dalla distribuzione territoriale (che a questo punto potrebbe essere inserita nel nuovo Psc al quale l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli sta lavorando).

 

Nel frattempo nelle polisportive qualcuno le ha tolte da tempo, perché furti e un cambiamento radicale della frequentazione controbilanciavano abbondantemente l’aumento degli incassi. Qualcuno lo ha fatto più di recente, e non pare essersene pentito: fatto sta che, mentre la restrizione oraria imposta dal Comune alle ‘macchinette’ inizia a dare i suoi frutti, le polisportive modenesi stanno gradualmente rinunciando al gioco d’azzardo.

 

Scelte importanti che riavvicinano le polisportive ai valori che hanno portato alla loro nascita, e che in effetti non sembravano troppo in sintonia con lo spirito dell’azzardo. Un”onda positiva’ che però non sembra ancora aver travolto la polivalente Corassori di via Newton, che con la sua sala bingo e le sue macchinette resta la polisportiva più ‘attrezzata’ sul territorio comunale dal punto di vista del gioco d’azzardo. Un’anomalia che non piace nemmeno al Pd: se finora era stato soprattutto il forzista Andrea Galli a sollevare il caso in Consiglio comunale, ora anche i democratici vogliono affrontare la questione, della quale probabilmente si tornerà a parlare nei prossimi mesi.

 

 

 

PressGiochi

 

Il Testo della Proposta del Governo

 

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