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Bolzano. E’ ancora “Operazione Totem”

Torino: il sindaco Appendino illustra i prossimi interventi per arginare il gioco d’azzardo   Nuova importante azione della polizia e della guardia di finanza contro i “totem” a Bolzano.Questa nuova

28 Settembre 2016

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Torino: il sindaco Appendino illustra i prossimi interventi per arginare il gioco d’azzardo

 

Nuova importante azione della polizia e della guardia di finanza contro i “totem” a Bolzano.Questa nuova inchiesta, o meglio questa nuova fase dell’inchiesta, probabilmente riaccenderà le polemiche sull’aumento dell’offerta illegale vista la durezza dei regolamenti locali contro il gioco lecito, questione estremamente dibattuta e sostenuta da anche da diversi esperti sostanzialmente “contrari” all’azzardo. Anche lo scorso agosto infatti, le Fiamme Gialle sequestrarono 12 totem nei bar elevando anche 440mila euro di sanzioni.

“Siamo preoccupati che nel gioco d’azzardo siano coinvolti i giovani- ha dichiarato il questore Lucio Carluccio- Per questo ci siamo concentrati sui totem”.

L’operazione nata nel novembre 2013 come indagine penale e terminata nel 2016 come indagine di tipo amministrativo, riguarda appunto la diffusione all’interno di esercizi pubblici della provincia di Bolzano dei c.d. “totem” o “kioski”, cioè dei videoterminali che consentono l’accesso a piattaforme di giochi online con pagamento delle vincite per contanti.

“Le indagini- commenta la questura- supportate da intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, da perquisizioni e sequestri (tre dei quali in flagranza di reato), consentivano di denunciare all’A.G. 46 persone fisiche (fra cui 21 baristi e 2 giocatori) e 4 società e di procedere al sequestro penale di 19 Totem e 47.103 Euro in contanti, rinvenuti parte all’interno dei citati apparecchi e parte nella abitazioni di soggetti perquisiti”.

“Agli indagati principali- continuano- è stato contestato anche il delitto di associazione per delinquere previsto dall’art. 416 c.p., mentre a quasi tutte le altre persone, fra cui altri noleggiatori e i baristi dei locali  è stato contestato l’ aver esercitato abusivamente l’organizzazione di giochi che la legge riserva allo Stato. A quattro indagati è stato contestata  l’intestazione fittizia di beni in relazione alla titolarità di quote di alcune società nazionali ed estere, mentre a due giocatori  colti in flagranza di reato è stata contestata la contravvenzione penale prevista dall’art. 722 c.p. A una delle società coinvolte è stata contestata anche la violazione degli artt. 5 e 24 ter comma 2 del D. L.vo 8 giugno 2001, nr. 231, cioè le disposizioni di legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, con proposta di sequestro del 100% delle quote di capitale sociale, del saldo attivo dei rapporti bancari e postali e dei veicoli intestati alla società; l’oscuramento di due siti Internet e il sequestro, anche per equivalente, del profitto del reato di associazione per delinquere finalizzato alla commissione del gioco d’azzardo online, maturato nel periodo 01.01.2010 – 31.03.2014 e pari ad almeno 1.516.639,45 Euro, con interdizione dall’esercizio dell’attività, significando che parte del suddetto profitto è stato calcolato grazie all’intercettazione e sequestro di dati telematici che hanno consentito di acquisire i dati della contabilità occulta dei totem registrati su un sito con sede in Estonia. Si rappresenta altresì che nel corso della suddetta indagine – svolta unitamente al Nucleo P.T. della G. di F. di Bolzano – ci si è avvalsi anche dell’ausilio dei Funzionari e Ispettori dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Venezia e Trento. Ai sensi del D.L.vo 159/11, cioè il codice delle leggi antimafia e misure di prevenzione, nei confronti di alcuni degli indagati sono state proposte anche delle misure di prevenzione di tipo patrimoniale di beni mobili e immobili per un valore di circa 1.000.000 di Euro, ancora in fase di valutazione da parte della competente A.G. Infine, a conferma del fatto che il settore delle scommesse e dei giochi d’azzardo online sono fonte di enorme interesse da parte della criminalità organizzata, si segnala che durante le indagini sono stati rilevati contatti con diversi soggetti sospettati di essere molto vicini ad organizzazioni di stampo mafioso”.

“Per quanto riguarda invece la fase amministrativa- conclude la questura di Bolzano- il 04.03.2016 i Pubblici Ministeri titolari delle indagini (Dr. Igor Secco e Dr. Andrea Sacchetti), in considerazione dell’entrata in vigore dell’art. 1 comma 923 della Legge 28.12.2015 (c.d. Legge di Stabilità), che ha disposto per  i c.d. ‘Totem’ solo tutta una serie di sanzioni amministrative, facendo venire meno l’applicabilità del delitto previsto dall’art. 4 della L. 401/89, cioè il reato scopo dell’associazione per delinquere ipotizzata, erano costretti a richiedere al G.I.P. del Tribunale di Bolzano l’archiviazione del procedimento. Premesso quanto sopra, venivano avviati procedimenti amministrativi finalizzati a contestare a produttori, distributori e baristi gli illeciti amministrativi previsti dalla normativa in vigore all’epoca dei fatti, cioè l’art. 110 comma 9 lett. F ter) del T.U.L.P.S. Al termine della suddetta attività si è proceduto a contestare a 2 produttori (uno domiciliato in regione Trentino Alto Adige), a 3 agenti installatori (di Bolzano) e a 16 baristi (tutti  della zona di Bolzano), sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di € 800.000,00, significando che, in caso di mancato pagamento in misura ridotta e conseguente emissione di ordinanza – ingiunzione di pagamento, il competente Ufficio dei Monopoli di Trento potrebbe anche quintuplicare tali sanzioni”.

Sono ancora in corso da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Bolzano ulteriori controlli negli esercizi pubblici della provincia di Bolzano, alcuni dei quali hanno già portato al sequestro amministrativo di ulteriori Totem, con contestazione degli illeciti previsti dalla nuova normativa che prevedono delle sanzioni amministrative pecuniarie da 50.000 a 100.000 Euro a Totem per il titolare della piattaforma di gioco, di 20.000 Euro a Totem per gli agenti installatori e di 20.000 Euro a totem per i baristi, mentre per i giocatori permane la sanzione di 516 Euro prevista dall’art. 720 del codice penale.

 

 

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