29 Marzo 2024 - 00:55

Bolzano. Urzì (FdI): “Nel dibattito sul gioco non si è tenuto conto del comparto occupazionale”

La conclusione del convegno di Bolzano, organizzato dalla Federazione Italiana Tabaccai con l’Istituto Friedmam dal titolo “Liberi di scegliere: basta proibizionismo” è stata lasciata agli interventi politici.   “In questa

19 Aprile 2018

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La conclusione del convegno di Bolzano, organizzato dalla Federazione Italiana Tabaccai con l’Istituto Friedmam dal titolo “Liberi di scegliere: basta proibizionismo” è stata lasciata agli interventi politici.

 

“In questa terra e in questa città dove sono consigliere comunale- ha commentato Gabriele Giovannetti (capogruppo il centrodestra Bolzano)– abbiamo molti modelli virtuosi, ma sul gioco siamo un modello negativo assoluto. Nella storia ogni volta che si cerca di vietare si alimenta l’illegalità. Il gioco produce una fonte di introiti per lo stato molto importante. creare disoccupazione in questo momento attraverso il proibizionismo è criminale”.

“Sono venuto ad ascoltarvi- ha proseguito Alessandro Huber (Segretario provinciale del Pd)– Perché anche noi abbiamo votato questa legge e o si decide di andare avanti nascondendo il problema sotto il tappeto, creando dei veri ghetti del gioco, oppure ci occupiamo del gioco in maniera seria tutelando anche imprese. dobbiamo trovare il modo di rinvestire in maniera utile i proventi del gioco, sulla cura dei giocatori patologici, ma anche sulla formazione e sulle opere pubbliche. proibendo diamo un esempio sbagliato ai giovani”.

 

E’ intervenuto anche Alessandro Urzì, consigliere regionale di FdI: “Anche pochi giorni fa- ha detto- c’ è stata una proposta ulteriormente proibizionista in consiglio provinciale, che non é stata approvata soltanto perché esistono processi in corso in Consiglio di Stato. Serve una posizione di mediazione sul tema del gioco, che tuteli le imprese, per garantire la libertà della persona e dell’impresa, è fondamentale. questa amministrazione provinciale ha fatto la gara dei divieti, che alla fine non aiuta giocatori. In Alto Adige nel dibattito sul gioco non si è tenuto conto del comparto occupazionale che conta oltre 1.000 posti di lavoro, l’approccio della maggioranza è stato solo proibizionista e medicale, manca una visione complessiva alla politica locale”.

Tra i politici ha concluso Alessandro Bessone, commissario provinciale della lega. Sono qui per ascoltare- ha commentato- si approfondisce sempre male e troppo poco il tema del gioco in tutte le sue sfaccettature”.

 

 

PressGiochi

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