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Bolzano. Alberini (Sapar): “Richiesta proroga alla chiusura delle sale giochi; serve una valutazione accurata su situazione dell’Alto Adige”

Sabato 5 dicembre si è tenuta con successo a Bolzano una manifestazione dal titolo “Sì al gioco legale, no all’illegalità”, concetto che condividiamo in pieno e che abbiamo ribadito più

14 Dicembre 2015

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Sabato 5 dicembre si è tenuta con successo a Bolzano una manifestazione dal titolo “Sì al gioco legale, no all’illegalità”, concetto che condividiamo in pieno e che abbiamo ribadito più volte in tutta Italia, con particolare riferimento alla complessa situazione in cui riversa il settore gioco in Alto Adige.

 

Ho appreso – fa sapere Giancarlo Alberini – Presidente Sapar Trentino Alto Adige – che hanno aderito all’iniziativa molti addetti del nostro settore e molti semplici cittadini. Ci tengo anzitutto ad esprimere il nostro pieno sostegno a quest’iniziativa ed in particolare il nostro sostegno e la nostra solidarietà ai circa 500 lavoratori del settore che a causa delle scelte politico-legislative operate negli ultimi anni dalla Provincia di Bolzano rischiano di perdere il loro posto di lavoro nel 2016.

 

Oltre agli addetti direttamente dipendenti dal nostro settore vi sono altre centinaia di lavoratori che vivono grazie all’indotto di questo importante ambito economico (circa 1000), tra cui commercianti, artigiani, tecnici e molti altri, sono altrettanto rilevanti gli introiti economici che il gioco legale porta nelle casse dello Stato e degli enti locali, tra cui la Provincia. L’assenza di impiego e lavoro per tutte queste persone sarà un notevole dramma sociale ed i costi sociali di questi nuovi disoccupati dovranno essere sostenuti dalla società intera.

 

Ribadisco infine le nostre preoccupazioni per il dilagare in Alto Adige di fenomeni e apparecchi che si collocano al di fuori del quadro normativo e non utilizzati dai regolari operatori del settore del gaming, il tutto fuori da ogni controllo, visto che tali apparecchiature non sono collegate alle reti telematiche statali. Tutto questo non ha nulla a che vedere con il gioco legale e con gli operatori economici che noi rappresentiamo, che agiscono invece nella piena legalità e nel rispetto di tutti versando ingenti somme nelle casse pubbliche. Tutto questo esula dalla nostra professionalità e resta il nostro fermo impegno per contrastare queste realtà.

 

Purtroppo con la chiusura delle sale slot nel 2016, l’offerta di gioco del tipo slot sarà pressoché inesistente a Bolzano, pertanto la presenza di apparecchi di altro genere, che andranno a sostituire le classiche slot, non potrà che aumentare e peggiorare da tutti i punti di vista la situazione, che diventerà sempre più incontrollabile anche per le istituzioni.

Auspichiamo ancora una volta che la politica e le istituzioni locali facciano una scelta corretta, per la legalità totale ed equilibrata nei confronti di tutte le parti in causa.

 

Confido pertanto che in questi giorni il mondo della politica altoatesina conceda una proroga alla chiusura delle sale gioco, prevista per fine mese, per fare una nuova accurata valutazione dell’attuale situazione del settore del gioco in Alto Adige, per consentire di approfondire e decidere il da farsi anche in tutela dei consumatori e degli addetti ai lavori che operano con professionalità, sarebbe questo un atto di grande responsabilità politica che tutti apprezzerebbero. Siamo fiduciosi.

 

PressGiochi