“La digitalizzazione nel retail gaming deve essere graduale, intuitiva e utile. Solo il 20% dei giocatori frequenta anche i canali online e il 30% è aperto alle nuove tecnologie, con
“La digitalizzazione nel retail gaming deve essere graduale, intuitiva e utile. Solo il 20% dei giocatori frequenta anche i canali online e il 30% è aperto alle nuove tecnologie, con una maggiore incidenza tra i giovani. Questo segmento mostra il potenziale più alto per l’adozione di soluzioni digitali. Con questo studio abbiamo dato voce ai giocatori. Nel 90% dei casi ci hanno detto di scegliere i concessionari legali perché sanno di essere tutelati. Il 92% accetta l’uso delle telecamere ed è consapevole che le sale legali fanno un uso corretto dei dati e rispettano la privacy.
Le persone che frequentano le sale non sono altamente digitalizzate: solo il 30% rientra nella fascia medio-alta di competenza digitale. Da sempre sappiamo che, con questo tipo di target, l’educazione e la comunicazione giocano un ruolo fondamentale.
L’età media dei giocatori è superiore ai 45 anni, una fascia che richiede tecnologie semplici e non invasive, mentre per i più giovani l’approccio digitale risulta molto più naturale.
Tra le tecnologie proposte, le più apprezzate sono le notifiche di superamento dei limiti di tempo e le app dedicate al gioco sicuro; meno convincenti il diario del giocatore e il registro unico per l’autoesclusione, quest’ultimo chiaramente per l’assenza di regolamentazione riguardante i punti vendita.
La registrazione via app è la soluzione più promettente: il 60% la gradisce, e tra i 18-34 anni il consenso supera il 70%. Il 56% dei giovani, contro il 38% degli adulti, si dice pronto a utilizzare app dedicate al gioco responsabile. Le funzioni più apprezzate e utilizzate sono i limiti di tempo e di spesa, mentre riscuotono minore interesse strumenti come l’autoesclusione o il diario del giocatore. Si tratta comunque di strumenti semplici e personalizzabili, che possono offrire un valido supporto al giocatore nei momenti di difficoltà o di malessere”.
Lo ha dichiarato Sonia Biondi (Business Unit Manager Centro-Sud BVA Doxa) durante il convegno “Giochi legali. Le opportunità della trasformazione digitale dei punti vendita”.
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